Firenze, bomba di Capodanno: indagato resta in carcere, ma per altro reato

FIRENZE – Resta in carcere, ma per fatti diversi da quelli per i quali era stato fermato, Pierloreto Fallanca, uno degli anarchici arrestati nell’ambito delle indagini per l’esplosione di un ordigno a Capodanno a Firenze, davanti a una libreria vicina a Casapound, a seguito della quale rimase gravemente ferito l”artificiere della polizia Mario Vece.

Fallanca era stato fermato in Puglia. Il gip di Lecce ne aveva convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, trasmettendo poi gli atti al tribunale di Firenze per competenza territoriale. Il gip di Firenze Fabio Frangini non ha accolto la richiesta di conferma della custodia cautelare in carcere avanzata dal pm per i fatti di Capodanno. Tuttavia ha disposto la custodia cautelare in carcere per Fallanca riguardo all’accusa di associazione a delinquere, non presente nel decreto di fermo originario ma contenuta nella richiesta avanzata dal pm fiorentino al gip. Secondo l’accusa, Fallanca avrebbe fatto parte di un’associazione a delinquere di stampo anarchico attiva a Firenze, già finita al centro di un’inchiesta che il 31 gennaio scorso portò all’emissione di alcuni provvedimenti restrittivi.

Per quanto riguarda invece i fatti di Capodanno, gli elementi di prova raccolti non consentirebbero di stabilire che Fallanca abbia preso parte all’organizzazione dell’attentato. Gli elementi di prova raccolti mostrerebbero solo che l’anarchico, che in un’intercettazione si vanta di aver messo una bomba a Casapound, avrebbe partecipato a uno degli attentati avvenuti nell’ultimo periodo contro Casapound, senza tuttavia specificare quale. Degli arrestati, oltre a Fallanca, resta in carcere anche Salvatore Vespertino, il cui dna è stato trovato su uno dei frammenti dell’ordigno esploso.