Sicurezza Firenze: barriere antiterrorismo, l’installazione langue, si privilegia la bellezza

FIRENZE – Sono tornato a fare un giro per il centro di Firenze per controllare a che punto siamo con l’installazione delle barriere anti incursioni terroristiche, la cui necessità è stata confermata dal Cosp recente, che ha però saggiamente richiesto l’ausilio di altri militari. L’uomo è sempre miglio deterrente rispetto alle barriere, soprattutto se a questo fine si guarda in particolare all’estetica, dietro consigli di star dell’architettura come Stefano Boeri, che di sicurezza però non si intendono particolarmente.
Rapido giro e constatazione che in via Cerretani tutto è rimasto tale e quale; in Piazza del Duomo, lato via Calzaiuoli, militari e un’auto della polizia presidiano il Campanile; Piazza san Giovanni è scoperta, ci sono solo le catene con un varco, niente neppure davanti all’Arcivescovado, che pure in passato era presidiato da un’auto della polizia; niente, salvo le catene, dal lato di via dell’Oriuolo, accanto alla sede della giunta regionale; restano le 4 fioriere (diventate panchine per turisti) in via Martelli.
Sul retro del Duomo, davanti alla sede della giunta regionale, accanto a via dell’Oriuolo, sempre aperta alle auto, nessuna novità: catene con varco aperto. Ma tanto le preoccupazioni del Presidente Enrico Rossi sono rivolte a cercare la verità per Giulio Regeni e a creare organismi regionali di monitoraggio (a suo dire gratis) contro il risorgente fascismo e razzismo, non certo a prevenire atti di terrorismo.
Gli unici passi in avanti in Piazza San Lorenzo. A fianco della Basilica ormai sono 5 le fioriere che costringono le auto a fare una gimkana, ma i malintenzionati potrebbero sempre passare sul marciapiede, molto largo, a lato della scalinata della Basilica. Si tratta pur sempre di installazioni che contribuiscono almeno a rallentare la corsa di eventuali auto o camion condotti da potenziali terroristi, anche se non possono scongiurare del tutto un evento pericoloso.
Infine ho voluto considerare un altro obiettivo, che considero strategico, l’ingresso della Galleria dell’Accademia. Qui, dal lato Piazza San Marco, ci sono catene, dal lato via Ricasoli altre catene, aperte, ma sorvegliate da una pattuglia di Forze dell’ordine. Stamani alle 9,15 c’era un’auto della Guardia di Finanza, forse per vigilare quanto accadeva anche nei pressi della Galleria. Ma anche da questo versante le misure ci sono ed è importante che continui la presenza di pattuglie, che sono carenti, per ora, in san Lorenzo, Piazza san Giovanni, Abside del Duomo.
