Usa: Trump rivede le leggi antistupro di Obama

NEW YORK – Donald Trump si appresta a cancellare l’ennesimo pezzo dell’eredità di Barack Obama: le severe norme anti-stupro messe in campo per combattere il fenomeno delle molestie e degli abusi sessuali nei campus dei college americani. Un fenomeno purtroppo dilagante negli ultimi anni. Ad annunciare una revisione delle linee guida varate dall’amministrazione Obama è stata il segretario all’Istruzione Betsy DeVos, che ha motivato la decisione con le preoccupazioni legate a chi è accusato di violenza: Con le attuali policy – ha spiegato – non è garantito il dovuto processo.
«Uno stupro è uno di troppo – ha detto DeVos intervenendo alla George Mason University ad Arlington, in Virginia – un assalto sessuale è uno di troppo, una molestia aggressiva è una di troppo, ma anche una persona a cui viene negato un giusto processo è una di troppo». La ministra, a proposito delle linee guida varate nel 2011 dall’amministrazione Obama, ha quindi commentato: A volte le buone intenzioni da sole non bastano.
L’annuncio ha scatenato già una violenta ondata di proteste sui social media, con l’hastag #StopBetsy che in poche ore ha spopolato su Twitter. Tra i più feroci critici di questa nuova mossa di Trump l’ex vicepresidente Joe Biden che nell’amministrazione Obama era diventato il volto della campagna contro le violenze e le molestie sessuali chiamata “It”s on Us” (tocca a noi): «E’ un gravissimo sbaglio che avrà conseguenze devastanti, un passo nella direzione errata», ha scritto Biden su Facebook.
