Terrorismo: anche in Italia si dà la caccia ai lupi solitari, capaci di colpire all’improvviso

I servizi italiani, in collegamento con le intelligence europee, sono stati allertati per la presenza di elementi sospetti che avrebbero intenzione di colpire le grandi capitali, come Roma. Vengono presi in esame e passati al setaccio tutti gli episodi e i fatti, anche minimi, che potrebbero nascondere insidie di atti terroristici, come il furto avvenuto nei giorni scorsi presso un’azienda in provincia di Cremona, dove sono stati sottratti 34 fusti da 175 chili contenenti xilolo, una sostanza chimica infiammabile usata come solvente per prodotti vernicianti. Contemporaneamente a Milano sono stati rubati tre furgoni.
Occorre porre la massima attenzione a ogni minimo particolare perché, segnala l’intelligence europea, qualcosa nella strategia degli jihadisti si sta evolvendo verso nuove forme di attacchi meno sofisticati, ma non per questo meno violenti.
Al momento, secondo alcune indicazioni, sarebbero state individuate almeno cinque cellule in Europa, formate da elementi, ex foreign fighters, che in parte proverrebbero dalla Siria e in parte sono già presenti in alcuni Paesi come Germania, Francia e Belgio. Sarebbero soggetti operativi e quindi da monitorare. I soggetti segnalati sono ragazzi molto giovani o donne, tenuto conto che l’Isis recentemente avrebbe affidato il ruolo di mujaheddin anche alle ragazze.
Le più recenti indicazioni diffuse agli organismi di sicurezza ricalcano in parte le tecniche di controllo dei centri urbani i cui piani – naturalmente aggiornati e resi più moderni – risalirebbero come schema agli Anni di Piombo, quando già il nostro Paese, unico in Europa insieme alla Germania, si attrezzò per combattere e battere il terrorismo interno.
Il pericolo di attentati è preso in seria considerazione e si cerca d’attrezzarsi al meglio, anche se si è consapevoli che è difficile individuare e monitorare tutti i possibili obiettivi. Si lavora dunque sulle emergenze investigative, a seconda delle segnalazioni che quotidianamente arrivano alle autorità delegate alla sicurezza. Ulteriore preoccupazione per l’Italia è rappresentata dagli immigrati arrivati a frotte, anzi a battaglioni, sulle nostre coste, molti dei quali si sono rifugiati negli immobili occupati abusivamente nel tentativo di sfuggire ai controlli, aiutati in questo da movimenti per la casa e centri sociali. Ed è proprio in questi contesti che potrebbero annidarsi potenziali lupi solitari pronti ad agire. Da questi soggetti, infatti, secondo gli analisti potrebbe arrivare il rischio di attentati spontanei, da parte di soggetti isolati che si autoattiverebbero anche sulla base della copiosa propaganda diffusa sul web. E sono i soggetti più difficili da individuare e da isolare e reprimere, anche se le numerose espulsioni disposte dal Ministro Minniti dimostrano che la guardia, e la conseguente azione, è sempre a livelli molto alti.
