Skip to main content

Il fisco dà la pagella ai contribuenti, per spremere meglio quelli (4 milioni) già soggetti agli studi di settore

Agenzia delle entrate 625x350

ROMA – Il fisco abbandona gli studi di settore, contestati da intere categorie di contribuenti, e si mette a fare il professorino, stile Renzi e Giannini, dando la pagella ai contribuenti. Il voto sarà da 1 a 10, come per una vecchia pagella. Ma questa volta a valutare l’affidabilità dei contribuenti – un po’ come un’agenzia di rating per una banca – sarà il fisco. Con una duplice promessa: si dice addio ai vecchi studi di settore semplificando gli aspetti burocratici e, per chi risulterà affidabile, non saranno previsti controlli fiscali di tipo analitico-presuntivo.

Si profila l’ennesima rivoluzione delle tasse per lavoratori autonomi e piccole imprese che scatterà dall’inizio del nuovo anno. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha firmato il provvedimento con cui vengono individuati i primi 70 Indici, per un totale di 1,4 milioni di contribuenti, che dovranno essere elaborati entro gennaio 2018 e che potranno essere applicati già per l’anno d’imposta 2017. Ma a regime la platea interessata a questi Indici sintetici di affidabilità (Isa) sarà la stessa che oggi utilizza gli studi di settore: 4 milioni di contribuenti.

Questi nuovi indici promettono (sarà vero?) semplificazione burocratica e un confronto preventivo sui dati con i contribuente, oltre che minori controlli. Il debutto riguarda categorie importanti: 29 riguardano settori del commercio (dai giochi agli articoli sportivi, dall”elettronica all”ingrosso di mobili), 17 quelli dei servizi (da barbieri a carrozzieri da ristoratori ad agenti immobiliari, da meccanici a villaggi turistici), 15 nel settore manifatturiero (dalla fabbricazione di calzature alla lavorazione del vetro) e 9 diverse attività di lavoro autonomo ( dai grafici ai geometri fino agli avvocati).

La prima tranche avrà un analogo impatto su tutto il territorio: saranno interessati 380 mila contribuenti nelle regioni del Nord-Ovest, 292 mila nel Nord-Est, 306 mila del Centro Italia, 310 mila al Sud e 133 mila nelle isole. A loro, se risulteranno affidabili nella scala da 1 a 10 potranno accedere a benefici premiali. Verranno esclusi da alcune tipologie di accertamento, quelle basate su indicatori sintetici e presuntivi, ma avranno anche l’esonero dal visto di conformità per compensare tra debiti e crediti d’imposta e rimborsi Iva.

Ne vedremo gli effetti in futuro, ma scommettiamo che comunque a pagare le tasse fino all’ultimo centesimo saranno sempre i soliti noti, pensionati e lavoratori a reddito fisso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo