Skip to main content

Italiani restano bamboccioni, vogliono il lavoro vicino a casa e a mammà

Gli italiani vogliono un lavoro vicino a casa, anche a costo di restare disoccupati e di rinunciare alla carriera. Ricorderete qualche anno or sono le polemiche per le affermazioni dell’allora ministro Anna Maria Cancellieri, la quale, in un’intervista televisiva, aveva dato ragione alla collega Elsa Fornero contro ragazzi sfigati e bamboccioni assortiti che vogliono il posto fisso vicino alla mamma.   Cancellieri rievocò la celebre etichetta di bamboccioni appiccicata addosso ai giovani da Padoa Schioppa e ribadì il giudizio espresso da Monti sul posto fisso: «Siamo fermi al posto fisso nella stessa città – disse infatti – di fianco a mamma e papà…». L’indagine svolta adesso dal nuovo Osservatorio mensile Findomestic -in collaborazione con Doxa –  conferma questa tesi, la pensa così quasi un lavoratore su due (46%).

Stando all’indagine, la comodità e la vicinanza agli affetti prevalgono sull’ambizione professionale. Lo conferma, a maggior ragione, un altro dato contenuto nell’Osservatorio Findomestic: solo due su dieci rinuncerebbero a vivere in Italia per fare il lavoro dei propri sogni.

La maggior parte degli italiani, in base ai dati raccolti da Findomestic, giudica positivamente il clima lavorativo (76%) e la sicurezza del posto (66%). Pochi, invece, sono quelli che si reputano soddisfatti delle opportunità di fare carriera: solo il 36%, per la precisione. Poco appagante anche lo stipendio percepito: oltre un lavoratore su due (54%) si aspetterebbe di guadagnare di più. Una quota identica non è soddisfatta della coerenza dell’occupazione con il proprio percorso di studio. Non stupisce, dunque, che la maggior parte dei lavoratori italiani (60%) abbia pensato almeno una volta di cambiare lavoro, soprattutto nella fascia fra i 35 e i 44 anni.

Sono indagini che lasciano il tempo che trovano, valgono solo a titolo di curiosità. Resta il fatto che la disoccupazione giovanile in Italia resta sempre a livelli record e che i giovani più preparati e ambiziosi vanno a studiare all’estero e cercano un’occupazione in altri Paesi, soprattutto in Inghilterra. Smentendo di fatto, almeno in parte,  queste statistiche.


Ezzelino da Montepulico


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo