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Province e città metropolitane: soluzioni e risorse dalla prossima legge di bilancio, le richieste dei sindacati

ROMA – Dopo la manifestazione di venerdì 6 ottobre e il presidio sotto Montecitorio, i sindacati del pubblico impiego fanno il punto della situazione critica di province e città metropolitane, affermando, senza tema di smentite, che serve una soluzione nella legge di bilancio per salvare questi enti. È la richiesta della Fp Cgil Nazionale in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori degli enti interessati e che ha visto manifestazioni in tutti i territori. Il sindacato dei servizi pubblici della Cgil denuncia, attraverso il segretario nazionale, Federico Bozzanca, «la situazione insostenibile nella quale si ritrova la gran parte di Province e Città Metropolitane, soggette negli anni a una pesante decurtazione di risorse con effetti nefasti sui lavoratori e sui servizi offerti ai cittadini».

Per queste ragioni la Fp Cgil avanza al Governo e al Parlamento cinque punti per individuare una soluzione che possa salvare questi enti: «Serve un impegno – spiega il dirigente sindacale -, in termini di risorse da individuare nella prossima legge di Bilancio, perché Province e Città Metropolitane possano chiudere i bilanci, allo stesso tempo c’è bisogno di investimenti perché possano finalmente garantire una programmazione per i servizi offerti».

Inoltre, aggiunge Bozzanca, è urgente lo sblocco del turn over e la stabilizzazione dei precari per enti che sono ormai ridotti all’osso, così come serve dare una soluzione definitiva all’emergenza Centri per l’impiego che versano in una irresponsabile situazione di limbo. Ultimo punto, legato alle emergenze, ci sono enti in dissesto economico che hanno bisogno di interventi specifici perché escano dal baratro nel quale sono precipitati. Misure in cinque punti che, conclude Bozzanca, devono trovare uno sbocco con la prossima legge di Bilancio per offrire una prospettiva a questi enti e, nello specifico, ai lavoratori e ai servizi ai cittadini, senza le quali la mobilitazione continuerà con ancora più forza.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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