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Migranti: ci costano 4,3 miliardi nel 2017 e 5 miliardi nel 2018. E noi paghiamo

ROMA – I migranti, tanto cari alla presidenta Boldrini, a Papa Francesco, a Mons. Galantino e alle associazioni e partiti che ci lucrano a aspettano vantaggi politici dalla loro presenza, continuano ad essere sempre più cari per le tasche degli italiani. La spesa aumenta ogni anno a dismisura, nonostante il calo degli arrivi recenti. Ma sono centinaia di migliaia quelli già presenti sul nostro territorio, non trasferiti negli altri paesi, e che restano beatamente nei centri di accoglienza a nostre spese.

Secondo i dati del Viminale, a settembre 2017 i migranti ospitati nei centri di accoglienza italiani sono oltre 193mila, in aumento rispetto ai 176mila di fine 2016 nonostante la riduzione dei flussi registrata a partire dall’estate. Per questo anche nel 2018 la spesa per l’accoglienza si assesterà tra i 4,7 e i 5 miliardi di euro, mentre nel 2017 dovrebbe fermarsi a 4,3 miliardi di euro, lo 0,25% del Pil. E’ quanto si legge nel Draft Budgetary Plan (Dpb) che il governo ha inviato a Bruxelles indicando le linee guida della manovra per il prossimo triennio.

Nel Def di aprile la spesa stimata per il soccorso e l’accoglienza dei migranti era stata indicata in 4,6 miliardi di  euro. L’Italia, si legge nel documento, continuerà quindi a sostenere spese per circa lo 0,25% del Pil per la gestione  delle frontiere esterne dell’Unione europea. Nel Dpb si ricorda anche che i dati definitivi sulla base dei quali Bruxelles verificherà che i costi sostenuti siano in linea con la flessibilità concessa saranno disponibili a inizio 2018.

E i soliti noti digiunano ancora per lo ius soli. Ma la gente sta aprendo gli occhi in tutt’Europa, ovunque crescono i voti per i partiti antimmigrazione. Solo in Italia Chiesa e sinistra cercano di fare il pieno di arrivi di migranti, per vantaggio loro, non certo del popolo italiano.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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