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Cesare Battisti

Battisti: martedì 24 ottobre tribunale federale si pronuncia su richiesta habeas corpus, decisiva per l’estradizione

BRASILIA – Un passaggio chiave, probabilmente determinante. Martedì il Supremo Tribunale Federale (Stf) del Brasile esaminerà l’habeas corpus richiesto dai legali di Cesare Battisti, misura che bloccherebbe ogni possibilità di estradare l’ex terrorista in Italia.
Qualche giorno fa, il giudice dell’Alta Corte, Luiz Fux, aveva concesso una misura cautelare che congelava di fatto l’iter che poteva portare al via libera da parte del governo di Michel Temer all’estradizione. Misura valida però fino al dibattito di martedì della Corte sull’habeas corpus, istituto giuridico che tutela le libertà individuali, invocato dai legali di Battisti dopo l’arresto dell’ex terrorista a Corumba, in quello che molti hanno letto come un tentativo di fuga in Bolivia.
Sul fronte politico non ci sono dubbi circa la posizione del governo, chiaramente a favore dell’estradizione. Ma l’esecutivo ha più volte puntualizzato che si asterrà da ogni iniziativa
sull’eventuale consegna di Battisti finché appunto l’Alta Corte non avrà preso una decisione al riguardo.
La parola passa quindi ai giudici dell’Stf. Lo scottante dossier Battisti doveva essere esaminato dalla prima sala della Corte, considerata più dura a fronte della seconda, nota per essere invece più garantista. Poi però, nei giorni scorsi, è emersa con forza la possibilità che a decidere sia la plenaria, come aveva riferito Gilmar Mendes, influente membro dell’Stf. In tal caso, la decisione sarebbe nelle mani di dieci degli undici giudici della Corte (uno di loro, Roberto Barroso, non parteciperà in quanto in passato è stato avvocato di Battisti). Ma non è detto che il verdetto arrivi nella stessa giornata di martedì.
Credo sia necessario un dibattito in plenaria, visto che la discussione coinvolge una decisione del presidente, una Repubblica straniera e l’interpretazione di un trattato di estradizione, ha sottolineato Mendes: parole chiare, che indicano la rilevanza del ‘dossier Battisti non solo per
l’Italia ma anche per il Brasile. Quello della plenaria è anche l’orientamento dello stesso Fux e di altri due giudici. D’altro lato, anche il ministro della giustizia Torquato Jardim ha, questo fine settimana, affrontato il caso ribadendo che nulla sarà fatto prima della decisione dell’Alta Corte.

Alla domanda se il via libera all”estradizione potrà arrivare (nel caso di un sì) subito dopo la sentenza della Corte, Jardim è stato molto prudente: «ci vorrà ancora del tempo per esaminare in quali termini è stata presa la decisione. Potrà esser positiva (favorevole all’estradizione, ndr.) ma bisognerà sapere quanto positiva. C’è positiva negativa e negativa positiva. Staremo a vedere».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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