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Fisco: rottamazione cartelle, come presentare la domanda bis. Termini e scadenze

ROMA – I contribuenti che non sono stati ammessi alla rottamazione delle cartelle esattoriali perché non erano in regola con un piano di rateazione, possono ripresentare la domanda entro il prossimo 31 dicembre 2017: l’Agenzia delle Entrate – Riscossione pubblica modelli e istruzioni di compilazione.

Questa nuova possibilità, prevista dall’articolo 1, comma 2, del Dl 148/2017, riguarda in particolare i carichi compresi in piani di rateazione già in essere al 24 ottobre 2016, per i quali il debitore non è stato ammesso alla definizione agevolata dello scorso anno perché non aveva pagato tutte le rate scadute entro il 31 dicembre 2016.

La modifica introdotta consente a questi contribuenti di rientrare nella rottamazione 2017 (che, lo ricordiamo, riguarda tutti i carichi affidati all’agente della riscossione fra il 2000 e il 2016), presentando una domanda specifica entro il prossimo 31 dicembre e poi pagando le rate scadute e non pagate entro il 31 maggio 2018.

La domanda si presenta compilando il modello DA-R, scaricabile sul sito dell’agente della riscossione, che fornisce anche le istruzioni di compilazione. In realtà, l’adempimento è relativamente semplice. Si compila la prima parte del modulo inserendo i dati anagrafici richiesti (generalità, codice fiscale, indirizzo del domicilio oppure PEC, posta elettronica certificata).

Se il dichiarante è legale rappresentante/titolare/tutore/curatore, oltre ai suoi dati anagrafici deve specificare anche quelli della persona/società/ditta/ente/associazione per cui chiede la definizione agevolata. Il domicilio, oppure la PEC, sono importanti perché sono gli indirizzi a cui verranno inviate le comunicazioni da parte dell’agente della riscossione.

La domanda, regolarmente compilata, si presenta tramite casella PEC della competente direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, oppure direttamente a un ufficio territoriale dell’ente di riscossione. Entro il 31 marzo arriverà la risposta, con l’indicazione delle rate scadute da pagare, in un’unica soluzione, entro e non oltre il 31 maggio 2018, attraverso i seguenti canali: portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it; App EquiClick; sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione; sportelli bancari e uffici postali; home banking; punti Sisal e Lottomatica; tabaccai convenzionati con Banca 5; sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL; Postamat; compensazione con i crediti commerciali nei confronti della Pubblica amministrazione; domiciliazione bancaria (nella comunicazione delle somme dovute, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà anche il modulo per richiedere la domiciliazione bancaria). Attenzione: in caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo l’istanza di regolarizzazione verrà accolta.

Se invece le rate verranno regolarmente saldate, arriverà una nuova comunicazione dell’Agenzia di Riscossione, entro il 31 luglio 2018, con l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione agevolata, la scadenza delle eventuali rate e i relativi bollettini di pagamento, o l’eventuale diniego. Come detto, il pagamento può essere fatto in unica soluzione, entro settembre 2018, oppure in due o tre rate. Nella tabella sottostante  il calendario con le scadenze:

 

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