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Manovra: pioggia di emendamenti al dl fiscale collegato. Rinvio dei 67 anni età pensionabile chiesto dal Pd

Matteo Renzi Pd Legge Elettorale

ROMA – Pioggia di emendamenti al dl fiscale collegato alla manovra, in gran parte di iniziativa (elettoralistica) del Pd.

ETA’ PENSIONABILE – Rinviare di sei mesi il decreto direttoriale che fa scattare, dal 2019 l’aumento dell’età per la pensione a 67 anni. A chiederlo emendamenti bipartisan, a partire da quello del Pd, a prima firma D’Adda e sottoscritto da diversi senatori Dem della commissione Lavoro. Diverse proposte anche dalle opposizioni: Sel, così come il Movimento 5 Stelle chiede di sospendere l’automatismo fino al 2022 o di rimandare il decreto al 30 giugno, come chiede anche Mdp. La Lega di sospenderlo fino al 2020.

ROTTAMAZIONE BIS – Ampliare la platea della rottamazione bis, consentendo di accedere alla nuova definizione agevolata anche a chi non aveva fatto domanda. E’ una delle principali richieste dei senatori, che hanno presentato emendamenti bipartisan, a partire dal Pd, che chiede anche di introdurre un percorso di rate più diluite per chi ha debiti oltre 1 milione di euro. Diversi emendamenti chiedono anche di spostare a dicembre la scadenza di novembre introdotta per consentire di rientrare a chi era rimasto indietro con le prime due rate.

SPESOMETRO – Tornare all’invio annuale dei dati anche per il nuovo Spesometro. A chiederlo emendamenti proposti tra gli altri da Pd, Fi, Lega, Autonomie. Tra le richieste anche quella di non comminare sanzioni per l’invio dei dati di quest’anno, se viene effettuato entro febbraio 2018, e anche di esentare alcune tipologie di fatture, come quelle di importo inferiore a 300 euro. Bipartisan anche la richiesta di dare 6 mesi di tempo per il ravvedimento in caso di avviso di irregolarità nei versamenti Iva.

BOLLETTE A 28 GIORNI – Piovono emendamenti bipartisan per costringere gli operatori alla fatturazione mensile e non più a 28 giorni. Dal Pd allo schieramento Fare! (Misto), da Ap a Mdp, la proposta è di una cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi su base mensile o suoi multipli. Nello specifico, il Pd propone anche un aumento delle sanzioni in caso di inosservanza e la restituzione di somme indebitamente percepite qualora il comportamento lesivo abbia determinato un esborso illegittimo a carico degli utenti.

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