Studentesse americane stuprate: dopo l’interrogatorio protetto dettagli dei fatti in trasmissioni Tv (video)
FIRENZE – Sono perplessi i legali di Piero Costa, uno dei due carabinieri accusati di violenza sessuale da due studentesse statunitensi, per la decisione di una delle due giovani, 21 e 19 anni, di sottoporsi a un’intervista a Porta a porta all’indomani dell’udienza per l’incidente probatorio, svolto con le rigide regole della modalità protetta su ferma richiesta dei difensori delle persone offese. Sul sito web di informazione su Sicurezza e Difesa GrNet.it, gli avvocati Andrea Gallori e Giorgio Carta, che puntano su un processo equo senza elementi di spettacolarizzazione, sottolineano che «l’intervista in tv mal si concilia con l’impegno di risorse umane e di mezzi dello Stato per consentire lo svolgimento dell”esame delle persone offese in modalità protetta».
Un’udienza che ha determinato, dicono ancora gli avvocati Gallori e Carta che ringraziano Bruno Vespa per l’invito loro rivolto, anche il dilatamento dell’udienza e la compressione di talune prerogative difensive.
Del caso, che coinvolge anche l’appuntato Marco Camuffo, ieri si è occupata anche Quarto grado. Nel corso della trasmissione su Rete 4, è stata mostrata la perizia sui cellulari delle ragazze che dimostra che su quello di una di loro c’era in rubrica il numero dell’appuntato, salvato alle 3.21 della notte tra il 6 e il 7 settembre scorso, quindi dopo che si sarebbe consumata la violenza nell’androne del palazzo del centro di Firenze dove le due ragazze abitavano e dove i militari le avevano accompagnate da una discoteca sull’auto di servizio. Mostrato in tv anche uno scambio di messaggi tra una delle ragazze e un’amica mentre le due studentesse erano al pronto soccorso. La trasmissione ha quindi pubblicizzato un video in cui si ricostruisce la serata del 6 settembre.
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