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Ius soli: politici ignavi, dura critica del quotidiano dei vescovi Avvenire

ROMA – «Politica in fuga» è il titolo del fondo pubblicato in prima pagina da Avvenire, il quotidiano dei vescovi, a firma del direttore Marco Tarquinio sull’affossamento al Senato per mancanza di numero legare della legge sullo ius soli. «Non hanno nemmeno fatto lo sforzo di schierarsi e votare a viso aperto per dire “sì” o “no” allo ius culturae e allo ius soli temperato. Hanno fatto mancare il numero legale in aula: appena 116 senatori presenti, pochi per procedere, abbastanza per affossare una legge attesa da sedici anni e invocata come urgente dalla società civile, associazionismo cattolico in prima fila, da almeno otto», scrive Tarquinio.

«Far mancare il numero legale è scelta da politica in fuga. Ieri in fuga dall’ultima responsabilità di legislatura. Una mossa da ignavi e, al tempo stesso, rivelatrice – prosegue -. Rivelatrice di una ostinata mancanza di comprensione: della posta in gioco con la nuova legge sulla cittadinanza in un Paese che invecchia, non sostiene come merita la famiglia e allontana tanti suoi figli. E di una ostentata mancanza di rispetto: per i giovani italiani con genitori stranieri che alcuni politici e opinionisti, pronti ad aizzare sentimenti e risentimenti, vogliono risospingere ai margini della comunità nazionale e raccontano come alieni. Che tristezza. Temevamo una “fine ingloriosa” di questo Parlamento che, nel bene e nel male, molto ha fatto. La registriamo ora», conclude.

Come noto i Vescovi e lo stesso Pontefice si erano schierati apertamente  a favore dello ius soli, con numerosi interventi pesanti, a gamba tesa, volti a influenzare la politica italiana.

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