Lavoro: a gennaio 2018 scadono i benefici del Jobs act per 80.000 lavoratori, che potrebbero essere licenziati

MESTRE – Per gli oltre 80.000 lavoratori dipendenti assunti nel gennaio 2015 con un contratto a tempo indeterminato, dal gennaio 2018 termina il beneficio della decontribuzione totale introdotto dalla legge 190/2014. A calcolarlo è la Cgia di Mestre. In buona sostanza, per i datori di lavoro di questi dipendenti verrà meno lo sgravio contributivo Inps. Una misura, quella introdotta nel 2015 dal Governo Renzi, che ha consentito agli imprenditori che hanno assunto un lavoratore a tempo indeterminato durante tutto l’arco del 2015 (o trasformato un rapporto di lavoro a termine in uno a tempo indeterminato), di non versare alcun contributo previdenziale per i successivi 36 mesi, con l”impegno, da parte dell’imprenditore, di non licenziare questo neoassunto prima che il rapporto di lavoro compia il terzo anno di vita. Per gli imprenditori si è trattato di un vantaggio economico fino a 8.060 euro all’anno per ciascun dipendente assunto con questa
modalità.
«Venuto meno il vantaggio economico – segnala il coordinatore dell”Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – auspichiamo che una parte di questi lavoratori dipendenti non venga lasciata a casa. Conti alla mano, qualche imprenditore che non ha ancora agganciato la
ripresa potrebbe essere tentato di licenziare questi lavoratori».
