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Sciopero docenti diplomati: scuole chiuse, manifestazione a Roma davanti al Ministero

Ministero istruzione

ROMA – Siamo insegnanti non burattini, la maestra non si tocca, riaprire le Gae. Si sono presentati in centinaia davanti al ministero dell’Istruzione a Roma i docenti, tante le giovani donne, che protestano contro la vergognosa sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali. Viale Trastevere è stata chiusa in parte (è stata lasciata libera soltanto una carreggiata) e i manifestanti convocati dai sindacati Anief, Saese e Cub, con l’adesione dei Cobas, sono saliti fin sulle scalinate del ministero. Tanti i cartelli di protesta e le bandiere, ma la situazione è assolutamente tranquilla e tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine. No ai licenziamenti di massa, chiedono le maestre, preoccupate di una possibile fine del loro contratto: abilitate quando serve, licenziate quando conviene, ribadiscono a più voci.

Migliaia di adesioni allo sciopero di oggi degli insegnanti delle scuole primarie e dell’infanzia: vacanze terminate ma scuole chiuse. E’ quanto scrive, in una nota, l’Anief, secondo cui la protesta sta creando seri problemi alla didattica, nel giorno del ritorno a scuola dopo le
vacanze natalizie, a causa dell’adesione da parte di un’alta percentuale di maestre e maestri della scuola dell’infanzia e primaria, come protesta massima contro la decisione del Consiglio di Stato di negare alle maestre e ai maestri precari con diploma magistrale ante 2001/02 di essere presenti nelle Gae. Oltre che a Roma,  anche in altre sei città diversi manifestanti Anief si sono radunati davanti gli uffici scolastici Regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari.
«La protesta -spiega una nota- nasce per sostenere la richiesta inoltrata dall’Anief al governo di adottare un decreto legge urgente
che, nelle more dell’attuazione della nuova formazione iniziale e reclutamento, a seguito della sentenza dell’adunanza plenaria, riapra
per la terza e ultima volta le graduatorie ad esaurimento per il personale docente abilitato e confermi nei ruoli i docenti già assunti
con riserva. Così da garantire la continuità didattica ma anche con riserva. Così da garantire la continuità didattica ma anche
l’assunzione per merito, la parità di trattamento, la ragionevolezza nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro nei due ambiti
scolastici. Sono dieci i punti della piattaforma predisposti».

FEDELI – «Il Miur si muove con grande equilibrio, con grande attenzione e con una scelta già fatta: continuità educativa in questo anno scolastico». Così la ministra dell”Istruzione Valeria Fedeli nel giorno dello sciopero dei maestri assicura soluzioni equilibrate dopo la
sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati alle magistrali. «Rispetto le persone che oggi sono mobilitate – ha detto Fedeli a margine di un incontro all’Istituto Agrario Emilio Sereni di Roma – ma la scelta che il Miur ha fatto immediatamente dopo la sentenza del Consiglio di Stato è stata quella di chiedere all’Avvocatura generale dello Stato la corretta interpretazione e attuazione di quella sentenza, perché
se sicuramente quella sentenza parla al futuro delle sentenze che riguardano i diplomati magistrali, bisogna saper distinguere le diverse tipologie pregresse in essere. Appena l”Avvocatura dello Stato ci risponderà convocheremo le parti e troveremo le soluzioni equilibrate per i diversi interessi in campo e per le diverse situazioni in essere».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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