Skip to main content

Migranti: il Viminale promuove il calcio come strumento d’inclusione dei minori stranieri. Un protocollo con la Figc

ROMA – Il calcio come strumento di inclusione dei giovani migranti, minorenni o appena maggiorenni, ospiti del sistema di accoglienza italiano: va in questa direzione un protocollo d’intesa firmato oggi al Viminale, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, dal capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Gerarda Pantalone, dal segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra e dal direttore generale della Federazione Italiana Gioco Calcio Michele Uva.
Scopo del protocollo d’intesa è appunto quello di «favorire, attraverso il gioco del calcio, l’inclusione sociale dei minori e dei neo-maggiorenni stranieri, ospiti del sistema di accoglienza nazionale». Si tratta di un’iniziativa, pienamente coerente – si legge in una nota del Viminale – con la strategia elaborata dal Piano Nazionale di Integrazione, di recente approvato che, tra gli obiettivi perseguiti, «mira a contribuire a una formazione completa dei ragazzi accolti nel sistema nazionale, accompagnandoli nella fase di transizione alla maggiore età, al fine di pervenire a una armoniosa socializzazione attraverso il coinvolgimento nello sport di giovani italiani e stranieri».
La pratica dello sport rappresenta infatti – viene sottolineato – un valore intrinseco ai fini della promozione di comportamenti eticamente corretti, affermando la cultura del rispetto, esaltando il valore della differenza attraverso il superamento di qualsivoglia connotazione negativa, educando ai valori e incoraggiando la comprensione del senso positivo del rispetto delle regole.
La realizzazione del Protocollo è affidata alla collaborazione sinergica tra i vari soggetti coinvolti. In particolare, il Ministero dell’Interno, con le Prefetture, provvederà a individuare le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dei neo maggiorenni nelle aree geografiche interessate; l’Anci attraverso il Servizio Centrale – struttura di coordinamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) – svolgerà una funzione di raccordo per l’attuazione delle pratiche sportive nei rispettivi territori comunali; la Figc realizzerà interventi specifici per assicurare la formazione tecnica, l’educazione alimentare e la tutela sanitaria necessarie per la realizzazione delle attività sportive dei giovani coinvolti, mettendo loro a disposizione anche il materiale tecnico necessario per l’espletamento di tali attività».

Vedremo se Pantaleo Corvino, d’intesa col prefetto di Firenze Alessio Giuffrida in ossequio al protocollo appena firmato da Figc e Ministero,  riuscirà a scovare in questo modo qualche campioncino migrante per rinforzare la squadra viola!


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo