Terrorismo: asse Firenze-Parigi per barriere fatte con «La chiamata alle arti»

FIRENZE – Barriere anti attentato: però fatte ad arte. Anzi: vere e proprie opere d’arte. Così è nato un asse tra Firenze e Parigi nella lotta al terrorismo anche attraverso l’abbellimento delle città. E’ stato dichiarato oggi, 26 gennaio, durante la presentazione dei progetti per «La chiamata alle arti», avviso pubblico lanciato nell’estate scorsa dal Comune di Firenze per trasformare in arredo urbano le barriere anti-sfondamento in città, posizionate dopo l’attentato di Barcellona. All’evento, organizzato nel complesso di Santa Maria Novella, per illustrare le 52 proposte artistico architettoniche arrivate al Comune, hanno preso infatti parte, oltre ai promotori dell’iniziativa, il sindaco Dario Nardella e l’architetto Stefano Boeri, l’assessore all’urbanistica e architettura di Parigi, Jean Louis Missika, uno degli esponenti politici francesi più attivi e attenti al nodo tra urbanistica e tutela della sicurezza. E Missika ha apprezzato la «Chiamata alle arti», tanto da annunciare la volontà di invitare a Parigi, al Salone internazionale del design urbano all’Arsenale, la città di Firenze con tutti i 52 progetti partecipanti al bando.
«Per proteggere la nostra città proponiamo soluzioni architettoniche estetiche ed artistiche che liberano la fantasia e la creatività
– ha spiegato Nardella – Lo facciamo attraverso un’alleanza inedita con la città di Parigi. Con l’assessore di Parigi lanciamo questo progetto a livello europeo: la cultura contro il terrorismo, quindi attenzione alla bellezza per trovare soluzioni che purtroppo dobbiamo adottare per vivere più in sicurezza. Ma soprattutto le vogliamo condividere: con Parigi, con altre città, con il mondo degli architetti: utilizziamo l’arte e la cultura per sconfiggere il terrorismo e soprattutto non accettiamo di violentare i nostri centri con soluzioni che
sian antiestetiche».
