Macerata, sparatoria: Minniti, nessuno può farsi giustizia da solo. Fatto isolato dettato da evidente odio razziale
«Siamo di fronte ad una iniziativa criminale individuale preparata e progettata dallo stesso Traini. Non c’è nulla al momento che faccia pensare ad una iniziativa organizzata» con altri. Lo dice il ministro dell’Interno Marco Minniti, sottolineando invece, che è emerso un evidente odio razziale. Minniti ha aggiunto che non c’è alcun rapporto tra i feriti e Traini. La sparatoria di Macerata è un fatto «inaccettabile perchè in una democrazia non è consentito a nessuno di farsi giustizia da solo, anche se in questo caso non c’è nulla che possa richiamarci ad un’idea di giustizia», ha quindi continuato Minniti, sottolineando che su questo fronte lo Stato «non transige: non è argomento di dibattito politico». Minniti ha sicuramente ragione, ma resta il fatto che la giustizia in Italia non è proprio equanime perché non possiamo escludere che sia giustamente severissima contro il responsabile della sparatoria, ma sia molto meno severa nei confronti del nigeriano, per il quale sicuramente gli avvocati troveranno qualche disturbo psichixo che possa attenuare le responsabilità e le colpe. E intanto la povera Pamela è stata fatta a pezzi senza provocare eguale indignazione nella sinistra.
Dopo gli eventi di Macerata, già colpita dalla drammatica morte di Pamela Mastropietro fatta a pezzi e ritrovata in due trolley a Pollenza, il ministro dell’Interno Marco Minniti ha voluto portare la vicinanza delle istituzioni alle autorità locali e alla comunità ancora
sconvolta presiedendo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, nel pomeriggio stesso, nella cittadina marchigiana.
Non è certo la prima volta che Minniti dà un segnale di questo genere, decidendo di prendere parte personalmente e tempestivamente a una riunione del Comitato dopo fatti particolarmente gravi sul territorio.
E’ accaduto ad esempio non molti giorni fa, il 16 gennaio, a Napoli, colpita dal fenomeno delle baby gang. All’inizio dell’anno poi, il titolare del Viminale aveva già presieduto una riunione del Comitato, in prefettura a Bari, per discutere della sparatoria in strada a Bitonto in cui fu uccisa un’anziana passante innocente. A novembre è stata la volta di Ostia, con il Comitato convocato ‘fuori sede’, al municipio X invece che a Palazzo Valentini, dopo l’aggressione alla troupe di ‘Nemo’ da parte di Roberto Spada e a pochi giorni dal ballottaggio per le elezioni municipali. Ancora, il 10 agosto scorso, Minniti era alla prefettura di Foggia per presiedere il Comitato all’indomani della strage in cui furono uccisi un boss della mafia garganica e altre tre persone.