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Bike sharing: Gobee lascia, arriva Ofo, ma intanto il Parlamento detta nuove regole per la mobilità ciclistica

FIRENZE – La verde Gobee Bike lascia, l’arancione Mobike resta, la gialla Ofo arriverà quest’estate .Notizie che si sono rincorse sui media negli ultimi giorni. In questo quadro che vede Firenze coinvolta, al pari delle altre grandi città nazionali, nella problematica delle bici prese a noleggio si sono venute di recente ad innestare delle interessanti novità legislative. Intendiamo riferirci alla legge n.2 dell’11 gennaio scorso, pubblicata sulla G.U. n. 25 datata 31.1.2018.
In vigore dallo scorso giovedì 15 febbraio con il titolo: « Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica» essa «persegue l’ obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative, al fine di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità
urbana…..ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute……».
Ora si attende che entro sei mesi, con decreto interministeriale, sia approvato il Piano generale della mobilità ciclistica, che dovrà andare ad individuare la rete ciclistica nazionale denominata «Bicitalia» : sarà questa la rete ciclabile nazionale integrata nel sistema trans europeo «Eurovelo». Un discorso ad ampio respiro che necessiterà di ampie risorse finanziarie pubbliche e private e di un efficace
coordinamento di più dicasteri – Infrastrutture e Trasporti, Economia e Finanze, Ambiente, dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo- e anche di regioni, città metropolitane,province e comuni. Progetti complessi e tempi prevedibilmente non brevi, di sicuro, ma siamo tutti pienamente consapevoli del fatto che il nostro futuro sulla strada sarà sempre più legato all’uso della bici negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, all’utilizzo di servizi di condivisione delle biciclette e alla presenza di velostazioni (centri per il deposito custodito di biciclette) in prossimità di stazioni ferroviarie, autostazioni, metropolitane, aeroporti).
La stessa legge è intervenuta a modificare gli articoli 1, 61 e 164 del codice della strada vigente, prevedendo tra l’altro per gli autobus da noleggio, da gran turismo e di linea la possibilità che siano dotati di strutture portabiciclette, applicate a sbalzo posteriormente e anche anteriormente, sporgenti in senso longitudinale fino a un massimo di 80 cm dalla sagoma propria del veicolo.
Indubbiamente una legge, la n. 2 del 2018, di ampio respiro e molto attesa per una sana mobilità ciclistica. Ma tornando ai nostri problemi del vivere quotidiano, ci accontenteremmo per il momento di registrare nella nostra città un uso delle biciclette prese a nolo doverosamente rispettoso degli altri utenti della strada, sollecitando i loro fruitori a non lasciarle parcheggiate a fine utilizzo nel bel mezzo
dei marciapiedi.


Sergio Tinti

già Comandante Polizia Stradale della Toscana

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