Federcalcio, Fabbricini: «Ct dovrà essere selezionatore. Senza incidenti diplomatici con i club»

ROMA – Il messaggio politico di Robero Fabbricini, commissario della Federcalcio dopo l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali 2018, è chiaro. Il nuovo commissario tecnico non dovrà essere un semplice allenatore, ma un selezionatore capace anche di tenere rapporti diplomaticamente corretti con tutti, a cominciare dai club. Ecco le sue parole: «Il prossimo Ct che guiderà la Nazionale dalla prossima stagione sportiva dovrà avere caratteristiche particolari. Il ct non è un allenatore ma un selezionatore, quindi questo va a restringere certi campi. Qualunque scelta dovrà tenere conto anche di un’attenta osservazione del bilancio federale».
«Contatti non ci sono stati con nessuno – ha rivelato a margine della presentazione, alla Camera dei Deputati, del Museo del Calcio internazionale promosso dall’Aics – neanche con Mancini che in questi giorni era a Roma. Non ci sono novità, è un argomento che sta curando Alessandro Costacurta, è chiaro che ci consultiamo. La difficoltà maggiore che abbiamo è quella di contattare persone sotto contratto. Non si possono fare incidenti diplomatici anche se qualcosa purtroppo è già successo. Staremo molto attenti a tutto e cercheremo di essere molto delicati. Non ci fermiamo ai nomi già letti, cerchiamo anche soluzioni differenti».
Fabbricini ha quindi tracciato l’identikit del prossimo ct: «Dobbiamo trovare una persona che dovrà tenere conto di una serie di cose: tempi, giocatori, rapporti con le società e concomitanza con i calendari. Una persona che sappia adattarsi bene e che sappia guidare questa nostra Nazionale che ha tanto bisogno di resuscitare gli entusiasmi. Oggi ci vediamo con Costacurta anche per altri
motivi, forse faremo un piccolo giro di orizzonte. Non voglio intralciare il lavoro di Alessandro».
