Skip to main content

Auto blu: il numero, anche se lentamente, diminuisce, tranne che nelle regioni e comuni capoluogo

Vi ricordate uno dei primi cavalli di battaglia di Renzi? La diminuzione delle auto blu che il rottamatore aveva promesso di falcidiare in poco tempo. A distanza di quattro anni la promessa (una delle poche) sta andando in porto perché le auto blu – tranne che nelle regioni ed enti locali- continuano a diminuire, secondo il report del ministero della funzione pubblica. Fanno eccezione soprattutto i grandi comuni e occorre notare che, per numero complessivo di auto a disposizione (quindi non solo blu) primeggiano Torino con 233 vetture, seguita da Firenze con 109. Complimenti alla nostra giunta!

Nel 2017 le vetture di servizio in uso presso gli enti pubblici hanno toccato quota 29.195, 774 in meno rispetto al 2016. Tutto questo a fronte di un aumento delle amministrazioni che hanno risposto all’indagine della Funzione pubblica. Gli enti che hanno inserito o aggiornato i dati (entro il 19 febbraio 2018) sono stati, infatti, 6.884 con un incremento di oltre l’8% sul totale delle amministrazioni coinvolte.

Le autovetture di servizio si sono ridotte nei comuni capoluogo (-28), negli enti pubblici nazionali (-119), nelle province e città metropolitane (-195) e nelle Asl (oltre 2 mila in meno) dove però il calo, come ha spiegato il ministero guidato da Marianna Madia, è stato dovuto a una «ripulitura dei dati», visto che l’anno prima erano state considerate come auto blu vetture non classificabili come tali essendo dedicate a servizi sanitari. Le auto di servizio sono invece aumentate nelle amministrazioni statali (+3), nelle agenzie fiscali (+14), nei comuni (+703, per la maggiore adesione al monitoraggio) e nelle regioni (+112, come conseguenza del passaggio delle competenze provinciali).

La grande maggioranza delle autovetture censite (26.127) risulta in uso a più servizi ed uffici senza autista, mentre solo il 10,4% (3.068) sono con autista, di cui il 3,6% (1.065) in uso esclusivo e il 6,8% (2.003) in uso non esclusivo. Le vere auto blu quindi, quelle con il conducente, sono una fetta esigua rispetto al totale delle vetture a disposizioni delle amministrazioni. I dati, resi noti ieri dalla Funzione pubblica ed elaborati in collaborazione con Formez P.a., evidenziano come la quasi totalità delle amministrazioni centrali abbia un parco auto pari a o inferiore a 5 autovetture, che costituisce il limite previsto per legge dal dpcm 25 settembre 2014.

Restano però delle eccezioni, soprattutto tra i ministeri. Su 14 dicasteri, infatti, sforano il tetto delle 5 auto il ministero delle Infrastrutture e Trasporti (7) e quello degli Affari esteri (9). Ma a sforare più di tutti è l’Agenzia delle entrate con 25 auto in uso non esclusivo con autista.

Il limite di 5 auto, tuttavia, vale solo per le amministrazioni centrali e non per i comuni. E infatti ben 10 comuni capoluogo vanno oltre tale limite. La maggiore concentrazione di auto blu si registra (ovviamente) a Roma dove si contano 124 vetture con autista (139 considerando anche quelle senza autista). Seguono Messina con 25 auto (56 in tutto), Palermo con 24 (33 in totale) e poi a pari merito con 17 Milano (21 nel complesso), Napoli e Oristano. Chiudono Bari, Brindisi e Catania. Se si considera, invece, il numero complessivo delle auto, a svettare è Torino con 233 vetture, seguita da Firenze con 109.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo