Skip to main content
Giuseppe Creazzo

Cosa Nostra nel centro di Firenze, 4 arresti per associazione a delinquere. Lo dichiara il procuratore Creazzo,

Il Procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo
Il Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo

FIRENZE – C’è anche un soggetto condannato per due omicidi, Giovanni Sutera, siciliano di 60 anni, tra i quattro arrestati nell’inchiesta della procura di Firenze per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Sutera, destinatario di misura di custodia cautelare in carcere, si trovava in libertà condizionata poiché condannato all’ergastolo per l’omicidio di un gioielliere fiorentino e di quello della 17enne Graziella Campagna, uccisa dalla mafia a Villafranca Tirrena (Messina) nel 1985. Per l’accusa, Giovanni Sutera e il fratello Renato, anche lui arrestato stamani dai carabinieri, avrebbero preso parte, finanziandola con circa 40mila euro, a un’associazione a delinquere che coltivava in Spagna marijuana da portare e spacciare in Italia.

CREAZZO –  Il procuratore capo di Firenze e della Dda toscana Giuseppe Creazzo commentando gli arresti ha dichiarato senza mezzi termini: «Due esponenti di Cosa Nostra, perché tali sono, avevano acquistato un bar nel centro di Firenze e intanto si dedicavano al traffico di stupefacenti».  La vicenda, ha affermato Creazzo, dimostra che «occorre controllare se chi riceve i benefici per uscire dal carcere sia effettivamente sulla strada della redenzione; il decorso del tempo non basta».

Bravo procuratore, verità sacrosanta, basta con la tutela soprattutto dei criminali, con la scusa della possibile redenzione, occorre pensare anche ai cittadini onesti, dimenticati dalle varie leggi Gozzini e seguenti, risalenti al periodo (ancora in parte in vigore) dell’accordo sociale cattocomunista.

Secondo i carabinieri, in almeno due occasioni Sutera incontrò al bar Curtatone di Firenze, da lui gestito di fatto insieme al fratello, lo spagnolo Ruben Crespo Guerra, anche lui arrestato oggi con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla coltivazione di marijuana a Calafell di Tarragona (Spagna) luogo dove il 22 giugno 2017 la polizia spagnola ha sequestrato una piantagione di cannabis indoor.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo