Italia, pari a Wembley con l’Inghilterra: 1-1. Chiesa: rigore con Var. Gol di Insigne. Pagelle

LONDRA – Ci vogliono un guizzo di Chiesa a tre minuti dalla fine e il rigore concesso dall’arbitro tedesco che ricorre al Var, per consentire all’Italia della (breve) gestione Di Biagio di pareggiare con l’Inghilterra e mantenere quell’imbattibilità che, a Wembley, dura da ben 41 anni. Prendiamo per buono il risultato, ma dobbiamo constatare che questa Nazionale è ancora qualitativamente scarsa e sprecona. Immobile, che in campionato segna a raffica, in azzurro non sfonda. Stasera si è mangiato almeno tre occasioni nitidissime. E dopo i suoi errori è arrivata la frittata della difesa, capace di aprire un varco invitante per Vardy che ha battuto Donnarumma senza problemi. No, non si può essere soddisfatti di Di Biagio, della sua squadra e del suo gioco. E’ molto probabile che la Federcalcio stia portando avanti la trattativa per Carlo Ancelotti ct. A quanto pare la decisione, ora, dipende solo da lui e dalle garanzie che riceverà. Per crescere e tornare a riprendere quel ruolo che ha fruttato i due campionati del mondo vinti nel dopoguerra, l’Italia ha bisogno di una scossa che solo un tecnico di grande esperienza come Carletto le potrebbe dare. Con Ventura siamo rimasti a casa dal Mondiale e con Di Biagio abbiamo solo evitato la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con l’Argentina a Manchester.

DONNARUMMA – Rispetto alla sconfitta di Manchester, l’Italia presenta cinque cambi: se Donnarumma tra i pali non è una sorpresa, l’esclusione di Verratti stupisce nonostante la prova discontinua contro l’Argentina. L’avvio di gara sembrerebbe dare ragione alle scelte di Di Biagio. Pimpanti e reattivi, gli azzurri costruiscono tre chiare occasioni nel primo quarto d’ora di gioco. Purtroppo, come già troppo spesso nel recente passato, Immobile non sa confermare in nazionale la confidenza col gol vantata settimanalmente in A. E la partita resta in parità. Gli inglesi, reduci dalla vittoria in Olanda, giocano l’ultimo test prima della definizione della rosa mondiale. Anche il ct Gareth Southgate ne approfitta per risolvere alcuni ballottaggi in difesa e a centrocampo. Non in attacco, dove l’assenza di Harry Kane lo costringe a schierare dal primo minuto Jamie Vardy. Che si conferma improvviso quanto letale. Alla prima occasione costringe Donnarumma alla respinta di piede; alla seconda porta avanti i Tre Leoni. Ingenuità collettiva della difesa azzurra, Jesse Lingard batte di prima intenzione una punizione dal limite, Vardy non sbaglia. Chi si aspetta una reazione dell’Italia resta deluso, perché il centrocampo si squaglia, e Lorenzo Insigne continua a non trovare il gol, finendo per immalinconirsi nell’ennesima occasione sprecata in azzurro, e spesso in posizione da terzino. Cresce l’Inghilterra in personalità, l’Italia praticamente non si vede più. Manca più di un’ora, ma gli Azzurri non vanno oltre un
velleitario tentativo di Marco Parolo.

CHIESA – Nella ripresa Di Biagio rivoluziona l’attacco, ripropone prima Federico Chiesa quindi Andrea Belotti. Insigne, imbeccato da Jorginho con una combinazione stile Napoli, spreca da due passi. Ma il riscatto personale arriva all’87’: Chiesa si procura un rigore per un pestone di Tarkowski visto solo grazie alla Var, lui con pestone di Tarkowski visto solo grazie alla Var, lui con personalità va a prendersi il pallone: «Batto io». Dal dischetto non gli tremano le gambe: pareggia, salva l’onore di questa nazionale che si spera sia provvisoria. Come ct e come risultati. Dunque prendiamo il pareggio e speriamo in meglio.
Tabellino
INGHILTERRA (3-5-2): Butland 5.5, Walker 6, Stones 5.5 (dal 27′ st Henderson sv), Tarkowski 5.5, Trippier 6 (dal 14′ st Rose 6), Oxldade-Chamberlain 6.5 (dal 14′ st Lallana 6), Dier 6, Lingard 6.5 (dal 25′ st Cook sv), Young 6, Sterling 6.5, Vardy 6.5 (dal 25′ st Rsahford sv). All.Southgate 6.5
ITALIA (4-3-3): Donnarumma 6, Zappacosta 5.5, Bonucci 6, Rugani 6, De Sciglio 6, Pellegrini 6 (dal 34′ st Gagliardini sv), Jorginho 5, Parolo 5, Candreva 5.5 (dal 10′ st Chiesa 6,5), Immobile 5 (dal 19′ Belotti 5,5), Insigne 6. All. Di Biagio 5.5
Arbitro: Deniz Aytekin (Germania) 6
Marcatori: nel pt al 26′ Vardy, nel st al 42′ Insigne su rigore
Ammoniti: Oxalade-Chamberlain, Walker e Young
Spettatori: 84 mila
