Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2018%2F03%2Fministero Economia

Finanza: negli ultimi 4 anni boom del prelievo fiscale (+4,1%) e del debito pubblico (+9,8%)

Ministero Economia E Fiananze Roma1
Ministero economia e finanze

ROMA – Boom del prelievo fiscale e aumento record del debito pubblico negli ultimi 4 anni, quelli dei governi nominati autonomamente da re Giorgio Napolitano nell’illusione di salvare l’Italia, ma in realtà per disarcionare il centrodestra.

Il gettito complessivo del prelievo fiscale nel 2017 è arrivato a 728,9 miliardi, in aumento del 4,1% rispetto ai 700,2 miliardi del 2013. A crescere sono sia le imposte dirette, che passano da 240,9 miliardi a 250,5 miliardi (+4%), sia le imposte indirette, che da 239,8 miliardi arrivano a 249,9 miliardi (+4,2%). I dati sono contenuti nel dossier dell’Istat sul conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche ed elaborati dall’Adnkronos. Per arrivare al totale bisogna aggiungere i contributi sociali effettivi, che passano da 211,2 miliardi a 222,3 miliardi, i
contributi figurativi, che calano di poco (da 4,1 miliardi a 4 miliardi), in aumento del 5,1%. Infine ci sono le imposte in conto capitale, che si dimezzano da 4,1 miliardi a 2,2 miliardi (-46,5%).
Non deve trarre in inganno la riduzione della pressione fiscale, che è passata dal 43,6% al 42,5%, in quanto il valore è calcolato in rapporto all”andamento del prodotto interno lordo. Pil che nello
stesso periodo è cresciuto del 7%, passando da 1.604,6 miliardi di euro a 1.716,9 miliardi di euro e che, di conseguenza, porta a una riduzione del peso del fisco rispetto al valore della produzione
nazionale.

E’ cresciuto ancor più, nello stesso periodo, il debito pubblico, che passa da 2.070,2 miliardi del 2013 a 2.263 miliardi del 2017. In termini assoluti si registra un aumento di 192,8 miliardi, che
corrispondono al +9,3%. L’aumento del pil in questo caso non è riuscito ad arginare la corsa del debito, che aumenta di 2,8 punti percentuali passando dal 129% al 131,8%. La difficoltà di far quadrare il bilancio è una costante per l’Italia, che anche lo scorso anno ha incassato 39,7 miliardi in meno di quanto ha speso.
Considerando il totale delle entrate, correnti e in conto capitale, il gettito arriva a 799,9 miliardi (+3,5% in quattro anno). Le uscite invece hanno raggiunto quota 839,6 miliardi (+2,5%), grazie alla
lievitazione di alcune voci come le prestazioni sociali in denaro, che sono arrivate a 342,1 miliardi crescendo del 7%. Nemmeno la riduzione della spesa per interessi, che segna un -15,4% arrivando a 65,6 miliardi di euro, è riuscita a contenere l’emorragia di uscite, che con l”addio al quantitative easing sarà con tutta probabilità aggravata dal prevedibile incremento dei tassi d”interesse.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP