Roma: cade il divieto di costituire associazioni sindacali per i militari. La decisione della Consulta

ROMA – E’ caduto il divieto di costituire associazioni sindacali per i militari. La Corte costituzionale ha infatti dichiarato parzialmente fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1475, comma 2, del Codice dell’ordinamento militare nella parte in cui vieta ai militari di costituire associazioni professionali a carattere sindacale. Resta fermo il divieto di aderire ad altre associazioni sindacali. Lo riferisce, in una nota, la Consulta.
La specialità di status e di funzioni del personale militare, ha però puntualizzato la Corte, impone il rispetto di restrizioni, secondo quanto prevedono l’articolo 11 della Cedu e l’articolo 5 della Carta sociale europea. Restrizioni che, in attesa del necessario intervento del legislatore, allo stato sono le stesse previste dalla normativa dettata per gli organismi di rappresentanza disciplinati dal Codice dell’ordinamento militare.
Il segretario del Siulp – sindacato di Polizia – Felice Romano sottolineando che «finalmente viene affermato principio di autentica civiltà giuridica con il quale, superando i limiti delle norme vigenti e facendo adeguare l’Italia agli altri paesi della comunità europea, si consente anche ai militari la
possibilità di costituire associazioni professionali sindacali. Ora ci auguriamo – conclude il Siulp – che il legislatore rapidamente si allinei al principio di tale sentenza e che la decisione stimoli anche l’evoluzione dei diritti sindacali nella Polizia, consentendo ai sindacati di affiliarsi alle confederazioni».
