Casellati: colloqui coi partiti a Palazzo Giustiniani. Entro venerdì 20 riferirà a Mattarella

ROMA – Tempi stretti per la Casellati, presidente incaricato per esplorazione, con il mandato di tentare un governo Lega-M5S. Entro venerdì dovrà conferire sui risultati ottenuti, confermando o meno l’esistenza di una maggioranza. Conciso il suo commento: «Svolgerò l’incarico con lo spirito di servizio che mi contraddistingue. Sarete informati del calendario degli incontri che avverranno in tempi brevi». La presidente del Senato ha poi lasciato il Colle per incontrare il presidente della Camera Roberto Fico a Montecitorio: l’incontro è durato circa mezz’ora e al termine non sono state rilasciate altre dichiarazioni. Successivamente incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Le consultazioni si svolgeranno a Palazzo Giustiniani.
Dai vertici del M5S, a quanto si apprende, trapela soddisfazione per la scelta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È l’occasione per esplicitare che il centrodestra non ha i numeri per governare, viene spiegato dal M5S che osserva come, in questa occasione, il leader della Lega Matteo Salvini dovrà assumersi la propria responsabilità e decidere se vuole governare o stare all’opposizione con Berlusconi. Al presidente del Senato, Elisabetta Casellati «ripeteremo che il veto su Silvio Berlusconi rimane», ha detto a Radio anch’io su Radio Rai Vito Crimi, senatore del Movimento
«Per la Lega è positivo l’incarico alla presidente Casellati perché il perimetro di un governo centrodestra – 5stelle è esattamente quello deciso dal popolo italiano». Così una nota dell’ufficio stampa del Carroccio, secondo cui «la Lega è pronta a governare anche oggi, basta che gli altri smettano di litigare».
Il segretario reggente del Partito Democratico, Maurizio Martina: «Con il mandato alla Presidente Casellati di verificare le condizioni per una possibile maggioranza di governo tra centrodestra e Cinque Stelle si pone fine alle ambiguità di questi 45 giorni. Altro che aspettare le elezioni regionali, ora è il momento della verità per chi dopo il 4 marzo ha pensato solo a tatticismi e personalismi».
