Aferpi: Rossi, se non risolve il privato, allora occorre l’intervento dello Stato

FIRENZE – «Tutto mi separa da Salvini tranne una cosa: se non ci riesce il privato a rimettere in moto una produzione adeguata a Piombino penso che se ne dovrebbe occupare lo Stato. L’ha detto un governante davanti ai lavoratori, lo dicevo già prima io e mi associo». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Leu), rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se ci fossero novità per Aferpi.
«Salvini, che si candida adesso a fare il presidente del Consiglio, dia subito una risposta e faccia intervenire lo Stato – ha aggiunto Rossi -, nazionalizzi e assicuri tutti i lavoratori che ci sarà produzione, lavoro e occupazione per tutti. Sarei molto favorevole a questa ipotesi». Rossi ha
spiegato di non aver avuto ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte di Jindal e di non avere nessun elemento per dire che le cose vadano in un senso o nell’altro. Sentirò cosa ci viene detto. Per ora la rassicurazione che abbiamo avuto da Jindal è che sarebbe ripresa la produzione, portando blumi dall’India, e che, poi, in futuro si sarebbe proceduto, in tempi anche molto ravvicinati, alla costruzione di un impianto per la produzione di acciaio. Rimango fermo a quel che mi venne detto a
luglio dell’anno scorso con obiettivi addirittura sul versante dell”acciaio che mi parvero anche troppo alti».
