Andrea Della Valle: «Voglio ripartire con Firenze». Pioli: «Non siamo quelli di oggi»
ROMA – Stefano Pioli non fa autocritica e non parla delle sue scelte iniziali, sicuramente non felicissime, come quelle di far giocare Falcinelli unica punta e affidare a Maxi Olivera il ruolo di Biraghi. Riconosce, però, che si è vista una Fiorentina alquanto sotto tono: «Non abbiamo fatto una gran partita, non siamo partiti con la lucidità e la velocità di cui avevamo
bisogno, ma è chiaro che con l”espulsione le cose sono pure peggiorate. Non voglio parlare dell’arbitro, dico solo che ammonire un giocatore (Dabo”, ndr) per un normalissimo
fallo di gioco non era la decisione corretta». E ancora: «La squadra è un po’ stanca, ma abbiamo quattro partite per dimostrare che non siamo quelli di oggi c’è ancora un obiettivo che è alla nostra portata».
Della Valle– Parla anche Andrea Della Valle. Che dice: «Peccato che si sia messa male dall’inizio. Giocando in dieci, la partita è condizionata dall’espulsione. Abbiamo reagito. Non sono arrabbiato con i ragazzi. L’arbitro? Ha preso un abbaglio sul primo giallo. Anche il ragazzo mi ha detto di non aver toccato l’avversario. Va bene, anche gli aritri sono esseri umani. Al termine della partita sono entrato nello spogliatoio e ho detto che bisogna crederci. Promettiamo di mettercela tutta fino a maggio».
Obbiettivo?
«Stiamo cercando di riaprire un ciclo, anche se niente sarà come prima senza Davide. Crediamo ancora nell’Europa. Lotteremo fino alla fine, ve lo garantisco a nome della squadra. Unità con il pubblico? Questo dramma ha ricompattato l’ambiente, anche se avrei preferito non vivere questo momento. Io sarò il rimo a provarci. Prendiamo questa occasione, mettiamocela tutta tutti insieme: la società, la città, chi ci sta intorno».
Nuovo progetto?
«Io ci proverò: la mia promessa è sempre quella di creare, a ogni stagione, una Fiorentina con obiettivo minimo da Europa League. Con gli introiti che saranno sempre maggiori, potremo lottare per questo obbiettivo. Poi ci sta anche un’annata sbagliata».
Parlerà alla città, a fine stagione?
«Valuteremo. I direttori parleranno. Io voglio parlare con i fatti, anche se a volte non ci sono riuscito bene. Per me che sono il proprietario è un’occasione per ripartire con la città».