Governo: Salvini sfida il Colle, se si vara un esecutivo M5S e Pd faremo una passeggiata su Roma

ROMA – Salvini sfida il Colle per il mandato al presidente della Camera, bollandolo come «una presa in giro». «Il Pd ha perso in Italia, ha perso in Molise, se ci date una mano straperderà domenica anche in Friuli Venezia Giulia. Io non voglio vedere Renzi, Serracchiani o la Boschi al governo per i prossimi 5 anni. Non è giusto, non è normale, non è rispettoso. Certo, bisogna rispettare sempre le indicazioni del Presidente eccetera eccetera, ma farò di tutto perché non accada questa presa in giro». Per Salvini la regola numero uno in democrazia è rispettare il voto degli italiani: «Significa far ragionare i primi due arrivati, i terzi restano invece in panchina. Non mi sembra che sia corretto che governino secondi e terzi e i primi restino fuori. Se qualcuno prova a fare una cosa del genere ci troviamo a fare una passeggiata a Roma».
Molto probabilmente si tratta di una gaffe, ma parlare di passeggiata a Roma alla vigilia del 25 Aprile, festa della Liberazione, rimanda alla marcia su Roma di Benito Mussolini.
Poi Salvini, in campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia, butta lì una frase sibillina: «Alla fine possiamo tirarci su le maniche e provare a far da soli». Sembra riferirsi all’ipotesi che il centrodestra possa cercarsi in Parlamento i voti che gli mancano. probabilmente però Sergio Mattarella non sembra proprio intenzionato a dare mai a Salvini la possibilità di provarci. Anche se questa è sempre stata la proposta di Giorgia Meloni. «Una strada che, se fosse stata percorsa sin dall’inizio, ci avrebbe probabilmente evitato settimane di balletti incomprensibili agli italiani», afferma la leader di Fratelli d’Italia, che considera il mandato di Fico «un tentativo con poche possibilità di riuscita».
