
Fico: finito il secondo round sale al Colle. Di Maio afferma, o accordo col Pd o si torna al voto
ROMA – Finito il nuovo round di consultazioni per il presidente della Camera, Roberto Fico, incaricato dal capo dello Stato di sondare M5s e Pd in vista di un eventuale accordo di governo. Fico ha visto la delegazione Dem e quella M5s e riferirà al capo dello Stato l’esito delle sue consultazioni alle 16.30.
I Dem con Maurizio Martina hanno sottolineato i passi in avanti di M5s, ma anche le diversità rispetto ai pentastellati e fatto sapere che sarà la direzione del Pd a decidere la linea da tenere rispetto al confronto avviato. Luigi Di Maio, dal canto suo, è tornato a chiudere con la Lega. “Accordo col Pd o si torna al voto”, ha detto. “Se si riescono a fare le cose, bene. Altrimenti si torna al voto. Io pero chiedo uno sforzo al Pd”, ha detto Di Maio al termine del colloquio della delegazione M5s con Fico. “Capisco – ha detto ancora – chi nel M5s dice ‘mai col Pd’ e chi dal Pd dice ‘mai col M5s’ ma qui non si tratta di andare insieme, non si tratta di negare le profonde differenze o le divergenze, nel passato o nel presente, si tratta di cominciare a ragionare in un’ottica che non è di schieramento”. “Non so – ha detto ancora – come andrà, ce la metteremo tutta: spero si possa scrivere un contratto all’altezza delle aspettative degli italiani e poi i nostri iscritti valuteranno”, così come “con i loro tempi che rispettiamo gli organi” del Pd faranno le loro valutazioni.
Peccato che il leader del M5S non abbia ancora capito come funzionano gli ingranaggi costituzionali di questo Paese. prima pretendeva che il compito di formare il Governo spettasse a lui come capo del primo partito, ma senza una maggioranza. Adesso decide già lui, al posto di Mattarella, che se non c’è accordo col Pd si debba andare al voto. Arroganza e ignoranza dei principi basilari di un ordinamento non sono requisiti positivi per chi ha ambizioni di governo, forse cominceranno a capirlo anche gli italiani, ma speriamo che lo abbia già capito almeno il Capo dello Stato, anche se per ora sembra voler perseguire il solo intento di escludere la Lega e il centrodestra.
