Prato: Martina (Pd) al corteo del 1 maggio. La folla lo incita, avanti resisti il Pd non deve sparire
PRATO – Il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, è arrivato in piazza a Prato (proprio nella regione del suo ormai avversario – rivale Renzi) per la manifestazione nazionale organizzata in occasione del Primo maggio da Cgil Cisl e Uil ed è stato accolto da strette di mano, saluti e selfie dei partecipanti al corteo. «Il Pd non deve estinguersi», gli ha detto uno dei manifestanti. «E no, certo», ha risposto Martina sottolineando però che bisogna lavorare “tutti insieme. «Non mollare. Resisti, tieni duro», è stato l’incitamento arrivato da altri manifestanti. Giovedì, alla Direzione del partito, la resa dei conti con Renzi e i renziani.
Nella città toscana si è svolta la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo maggio e la festa dei lavoratori, quest’anno dedicata alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ad accompagnarla è lo slogan ‘Sicurezza: il cuore del lavoro’, che apre anche il corteo dei lavoratori, al quale partecipano i segretari generali delle tre confederazioni, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Il corteo, dopo aver sfilato per le vie della città, si è fermato in piazza del Duomo dove, dal palco, ci sono stati gli interventi dei tre leader sindacali.
La città di Prato, hanno spiegato, «rappresenta un’importante e simbolica realtà industriale dove il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è fortemente sentito».
Prima della manifestazione nazionale, Camusso, Furlan e Barbagallo si erano recati al cimitero monumentale di Marcognano, in una frazione del comune di Carrara, per deporre una corona al monumento ai caduti sul lavoro e ricordare la tragedia avvenuta alla cava di marmo dei ‘Bettogli’ il 19 luglio del 1911, in cui persero la vita dieci lavoratori.