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Governo: Renzi pensa a elezioni a breve e anticipa, il nostro candidato premier sarà Gentiloni

ROMA – In attesa che Mattarella sveli il nome del Presidente del Consiglio neutro destinato al tentativo, molto difficile, di guidare l’Italia a nuove elezioni, torna prepotentemente a farsi sentire il rottamatore. Che, a dispetto di alcune voci che lo volevano terrorizzato dalla prospettiva di elezioni quasi immediate, anticipa i tempi, spiazza anche i colleghi-rivali del Pd e lancia la candidatura di Gentiloni come leader nelle prossime elezioni. Ritenendo evidentemente, date le premesse che il tentativo del governo neutro da parte di Mattarella sia destinato all’insuccesso.

In effetti molti pensano che, dopo essere stato incaricato, oggi o domani, per formare il Governo,  il premier scelto da Sergio Mattarella entro lunedì dovrebbe tornare al Quirinale per riferire e immediatamente; dopo ci sarà il giuramento.  Quindi il voto di fiducia delle Camere. In caso di bocciatura il capo dello Stato avrebbe due strade: provare a fare un nuovo Governo, per cercare di arrivare almeno fino a ottobre, oppure sciogliere le Camere immediatamente. In quest’ultimo caso, che è evidentemente quello prefigurato da Renzi, seguendo il crono-programma della crisi dovremmo calcolare che, se il voto in Parlamento avvenisse entro la settimana prossima, arriveremmo al massimo al 18 maggio. Tempo utile per votare il 22 luglio.

Dunque Renzi anticipa i tempi e dichiara che tendenzialmente «il leader del centrosinistra alle elezioni sara’ Gentiloni, specie se si votera’ presto, naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta». Lo ha detto a Di Martedì su La7.

Secondo Renzi, «questi partiti che hanno vinto le elezioni hanno perso il post elezioni perché hanno fatto un sacco di promesse irrealizzabili. Se fossimo andati al governo con M5S, anche con 10 poltrone, avremmo perso totalmente la faccia. Saremmo diventati l’alibi per le loro promesse a vuoto, avrebbero detto ‘c’è quel Renzi lì che non ci fa fare le cose’; così avremmo fatto un regalo alla demagogia». Quanto a promesse irrealizzabili o non realizzate vien fatto di dire, da che pulpito viene la predica!

Aspettiamo dunque che Mattarella sciolga l’enigma, più facilmente oggi 9 maggio, visto che domani 10 sarà impegnato tutto il giorno a Firenze per lo State of The Union all’Istituto universitario europeo, anche se sarebbe bello che l’annuncio avvenisse nella nostra città in un’occasione ufficiale. Ma, conoscendo le abitudini molto istituzionali di Mattarella, credo che l’annuncio lo farà al Quirinale.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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