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Firenze: Gentiloni avvisa Salvini e Di Maio. «Le tentazioni sovraniste non debbono prevalere»

FIRENZE – Arriva il secondo ammonimento per il futuro Governo giallo-verde. Più soft quello di Mattarella ieri, più energico quello di Gentiloni oggi, che rispecchia del resto l’irritazione del suo Pd per la piega che stanno prendendo gli avvenimenti politici in Italia, non un governo amico di tecnici targati Pd, officiati da Mattarella, ma un esecutivo M5S – Lega, con il benevolo assenso di Berlusconi. E questo è un guaio non tanto per l’Italia o l’Europa, ma per il mantenimento delle tentacolari clientele del partito finora egemone.

Dunque solleviamo il pericolo Italia per l’Europa, un’Europa – dice Gentiloni intervenendo a The State of the Union –  «che sta vivendo un momento di incertezza e facciamo fatica a tradurre le ambizioni in passi avanti concreti. Dopo la stagione della crisi più buia, c’è stata la stagione della speranza, ma adesso è il momento dell’incertezza. Di fronte al rischio economico molto spesso i Paesi in maggiore difficoltà sono stati dipinti come gaudenti spreconi ma lo sforzo che hanno fatto questi Paesi è stato molto consistente e Italia, Spagna Francia Portogallo, Grecia, cioè una parte dell’Europa, ha vissuto quel periodo come un periodo in cui è mancata la solidarietà. La stagione della condivisione in Europa sembra non arrivare mai, la stagione del rischio invece è sempre tra di noi».

E a questo punto affonda il colpo contro le presunte intenzioni antieuropeiste del futuro governo gialloverde: «Le risposte sovraniste non sono solo sbagliate ma illusorie anche se sappiamo che il contagio di queste illusioni è andato avanti e non si tratta solo di fenomeni come il Gruppo di Visegrad ma parliamo anche del risultato elettorale italiano. Sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani non voglia deragliare da quello che è uno dei pilastri costituenti del nostro Paese e cioè l’impegno europeo che ci ha consentito 60 anni di prosperità e pace. Confido che questa rotta continui nella navigazione dell’imminente prossimo governo perché questa è e sarà l’Italia. Chi volesse portarla altrove dovrebbe fare i conti non con una bagarre politica ma con la nostra storia e la nostra identità».

Come al solito le sinistre utilizzano il palcoscenico europeo per contrastare chi ha vinto le elezioni e vorrebbe governare senza intromissioni dall’esterno. Non sembrerebbe una richiesta folle o sbagliata, l’Europa non è il Vangelo, anzi molto spesso ha causato guasti  sia per le politiche adottate (eccessivo rigore), sia per quelle non realizzate (ad esempio in tema d’immigrazione). Lo sosteneva sempre anche Renzi, ma forse più d’uno nel suo partito adesso fa finta di dimenticarsene per mera convenienza politica.

 

 

 


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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