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Aferpi: dopo l’incontro del 15 maggio nessuno sviluppo. Gli acquirenti ci pensano ancora

PIOMBINO – Il 15 maggio è stata diramata la notizia che era in corso al Mise un tavolo con il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e i rappresentanti sia del gruppo Cevital dell’algerino Issad Rebrab che del gruppo indiano Jsw Sajjan Jindal interessato all’acquisto dello stabilimento.

Poi sulla vicenda è calato il silenzio, sia il ministro Calenda, sia il Governatore toscano tacciono sull’esito della serata romana. Nessuna notizia in proposito né sul sito del Ministero né in quello della Regione. Nemmeno il 15 dunque sarebbe arrivata la firma al Ministero dello sviluppo economico. Due giorni di trattative non avrebbero portato all’accordo, indicazione di questo tipo si trovano su Rainews del 16 maggio che titola: «Cessione Aferpi, Jindal non è del tutto soddisfatto». E sui giornali locali, che sottolineano le difficoltà frapposte all’ultimo momento dagli acquirenti. Mentre le istituzioni spingerebbero per la conclusione, tanto che il Ministro Calenda avrebbe annunciato l’intenzione di andare avanti fino a esito positivo, ma il tempo stringe.

Vista  la difficoltà di trovare uno sbocco che dia sicurezza agli operai,  la vicenda complicata potrebbe passare al nuovo governo. Se si fossero intravisti spiragli positivi a breve infatti non dubitiamo che Rossi e Calenda avrebbero dato subito fiato a assordanti squilli di tromba.

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