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Minacce all’Italia dalla Ue, controllo severo dei conti e tutela dei diritti umani degli immigrati irregolari

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BRUXELLES – Il monitoraggio sui conti italiani prosegue, non è tutto rinviato al 2019, perché ci sono altri documenti che arrivano prima, cioè il Def aggiornato e la Legge di Stabilità ad ottobre: così il vicepresidente della
Commissione Ue Dombrovkis. «Quando ho detto che l’appuntamento era rinviato al prossimo anno intendevo con il rapporto 126.3, che valuta il rispetto della regola del debito. Ieri abbiamo concluso che dato l”ampio rispetto nel 2017 non serve aprire una procedura ma continuiamo a monitorare e torniamo tra un anno».

Mentre il Presidente della Commissione Juncker scandalosamente afferma: « Certamente saremo attenti affinché siano salvaguardati interamente i diritti degli africani che sono in Italia». La dichiarazione in relazione alle intenzioni palesate dal governo giallo-verde in merito al rimpatrio dei migranti irregolari dall’Italia. Juncker ha aggiunto che «saremo attenti che i rimpatri degli africani che non hanno diritto a restare in Europa rispettino le regole dei diritti umani». Da che pulpito viene la predica, proprio da quella Ue che non riesce a far rispettare le regole che si è data in tema d’immigrazione. Fulminante la risposta di Giorgi Meloni: «Junker, bevi di meno. Quali sono i diritti che dovremmo rispettare? Quelli di gente che entra in Italia senza rispettare le nostre regole?». All’imprudente e irresponsabile Juncker risponde per le rime anche la Farnesina, rinfacciandogli l’inazione della Ue: «l’auspicio dell’Italia è che tutta l’Ue concorra alla responsabilità per i salvataggi in mare, ai rimpatri e alla cooperazione con i Paesi di origine e transito, affinché non sia l’Italia a dovere sopportare tutto il peso dei flussi migratori nel Mediterraneo, come invece avviene da anni».

Siamo francamente stufi di questi attacchi degli organismi europei, che cercano in tal modo di scaricare sull’Italia le loro inefficienze e di tutelare gli interessi dei poteri forti, della finanza, della grande industria, a discapito della nostra popolazione, costretta a subire, dopo la Grecia, l’invasione di centinaia di migliaia di africani, proprio quello che il serafico Juncker vuol tutelare. Dando una mano, indirettamente, alle mire di papa Francesco che vorrebbe accogliere tutti.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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