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Governo: spostare Savona, la porta non è chiusa. Cauta apertura di Salvini

GENOVA – Lo spostamento del professor Savona in altro Ministero è una porta aperta al cambiamento? «La porta
io non l’ho mai chiusa».Lo ha detto il leader del Carroccio Matteo Salvini stasera a Genova .«Sono l’unico che dal 4 marzo sta lavorando come un dannato per dare un governo a questo paese però un governo con una dignità – ha detto Salvini -. Non è che se uno si alza male a Berlino a Parigi la mattina salta un ministro del governo italiano. Come stiamo facendo dal 4 marzo faremo la scelta migliore per il paese, delle belle idee in testa ce le abbiamo».

Il ritorno al governo politico è una chance che Sergio Mattarella intende dare ai due partiti guardando con “grande
attenzione”a questa soluzione, soprattutto dopo i timori sorti dal rischio di scaricare su un governo del Presidente sfiduciato la gestione della crisi dei mercati che potrebbe abbattersi sull’Italia nei prossimi mesi. Perché allo stato nessuno, compreso Salvini che pure si augura un voto il prima possibile ma non a fine luglio, sarebbe ancora convinto di dare la fiducia ad una compagine guidata da Cottarelli. Che dovrebbe quindi accompagnare l’Italia al voto e rappresentarla all’estero da una debole posizione di governo in carica per i soli affari correnti. Silvio Berlusconi, molto irritato per la partita che Salvini sta giocando in solitaria, ha riunito un vertice a palazzo Grazioli. Sulla fiducia Fi non voterà in dissenso dalle altre forze del centrodestra anche perché il Cav non ha nessuna
intenzione di dare il destro a Salvini per rompere. Il Pd, anche nei contatti di giornata con il Quirinale,
conferma, per ora, l’astensione positiva.
Sergio Mattarella quindi sarebbe intenzionato a concedere altro tempo. Il Capo dello Stato ha incontrato nel pomeriggio il leader del M5s, che da ieri continua a ripetere: governo politico o urne. Poi ha visto anche il premier tecnico in pectore, Carlo Cottarelli, per un incontro informale dopo il quale è stato deciso che il presidente del Consiglio incaricato non sarebbe tornato in serata per sciogliere la riserva.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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