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Messo all’angolo dai successi di Salvini il M5S cerca il recupero colpendo i pensionati

L’equilibrio fra le due componenti governative è stato fortemente squilibrato, in questa prima fase, dalla preponderante attività, coronata da successi, del leghista Matteo Salvini. Era dunque necessario che il Movimento 5 Stelle recuperasse spazio, rimettendo al centro della politica i suoi temi forti, taglio ai vitalizi e pensioni d’oro e reddito di cittadinanza.

Fico e Di Maio, con l’aiuto non si sa quanto disinteressato di Tito Boeri, sono partiti lancia in resta per centrare i primi due obiettivi, ma stanno incontrando difficoltà. Ma dopo aver scatenato i 5stelle sui vitalizi Boeri piange lacrime di coccodrillo, stile Fornero: «Il ragionamento simbolico conta tantissimo ma detto questo non devono esserci intenti punitivi».

Abbiamo già riferito alcune opinioni circa la legittimità delle iniziative dei pentastellati in materia di vitalizi, adesso ne aggiungiamo un’altra autorevole, questa volta in tema di pensioni cd d’oro,  riportata nell’articolo di Simone Cosimi, pubblicato sul sito online PMI.it il 25 giugno, dal titolo  «Contro Riforma Pensioni: quelle d’oro non salvano le minime».

«Un miliardo, è quanto conta di incassare il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico dal taglio delle pensioni d’oro. Ma ci si può davvero ricavare così tanto da quei circa 30mila paperoni? L’intervento non potrà che essere temporaneo. Una specie di gettone di solidarietà una tantum come quello del Salva Italia 2011, prorogato dal Governo Letta fino al 2016. Fra il 2013 e il 2016 circa 40mila pensionati che percepivano da 91.344 euro lordi in su (7.500 lordi mensili) hanno lasciato allo Stato il 6, 12 o 18% dell’assegno a seconda degli scaglioni. Se al contrario la misura fosse definitiva, non avrebbe molte chance di costituzionalità e cadrebbe sotto le cause legali degli interessati. Per questo Di Maio parla di una legge che ponga un tetto massimo. Ma anche per le leggi dello Stato il rispetto della carta costituzionale non cambia. Anzi. Il crinale è strettissimo.

La faccenda pensioni d’oro ha tuttavia del grottesco, pensare (e raccontare) che con i tagli di quelle poche persone si possa raddrizzare la vita di 6 milioni di pensionati sotto i mille euro è fantafinanza pubblica».

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