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Migranti: l’aut aut di Conte ha successo, Francia e Malta prendono 50 migranti ciascuna

ROMA – L’aut aut italiano sembra aver prodotto un risultato: sia Malta sia la Francia, ha annunciato  il premier Giuseppe Conte, hanno promesso di prendere ciascuno 50 migranti. E a breve  arriveranno anche le adesioni di altri paesi: L’Italia – ha scritto su Fb il presidente del
Consiglio – finalmente è ascoltata. Ma non solo. Il premier nella lettera inviata oggi ai presidenti della Commissione e del Consiglio Ue Jean-Claude Juncker e Donald Tusk chiede l’adeguamento immediato del Piano operativo dell’Operazione Eunavfor Med (la missione Sophia, ndr) in relazione al porto di sbarco, che non può continuare ad essere identificato solo in Italia.
Lo spiraglio dell’apertura di Francia e Malta arriva dopo l’ennesimo braccio di ferro sulla questione migranti. Uomini, donne e bambini in fuga dalla Libia. Un braccio di ferro al termine di una nottata di soccorsi in mezzo al Mediterraneo nel corso della quale si è temuta una nuova strage: alla vista delle motovedette molti migranti si sono lanciati in mare, rischiando così di annegare o di far capovolgere il barcone.
La situazione, allo stato, è ancora in evoluzione. 8 persone – tutte donne e bambini, cinque delle quali bisognose di cure – sono state trasferite a Lampedusa e poi all’ospedale Civico di Palermo, 266 migranti sono a bordo di nave Monte Sperone della Gdf e altri 176 sono sul pattugliatore Protector del dispositivo Frontex. Una donna disidratata e i suoi neonati sono stati portati a terra e curati, mentre il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna ha organizzato l’invio di cibo e acqua. Ma a
nessuna delle due navi è stato ancora assegnato dal Viminale il Pos, il porto sicuro per lo sbarco. Cosa che avverrà, sottolineano fonti del ministero, solo quando anche gli altri paesi europei con i quali Conte è stato in contatto nel corso della giornata, avranno dato il loro via libera ad accogliere la propria parte di migranti. A Mattarella saranno fischiate le orecchie.
Ed è stato ancora una volta Matteo Salvini a dare la linea.
Il ministro dell’Interno ha chiamato di prima mattina il premier per aggiornarlo sulla situazione ma, soprattutto, per ribadire che non avrebbe concesso i porti italiani alle due navi. Occorre un atto di giustizia, rispetto e coraggio per contrastare i trafficanti e stimolare un intervento europeo ha
sottolineato chiedendo che venisse data indicazione al Monte Sperone e al Protector di far rotta verso Malta o la Libia. «I migranti si nutrono e si curano, mettendo in salvo donne e bambini – ha aggiunto Salvini – ma per loro non ci sarà alcun porto. In Italia si arriva solo con mezzi legali». Nella telefonata con Conte, che fonti di palazzo Chigi definiscono lunga e cordiale, i due hanno così
deciso la linea da tenere con i partner europei: i migranti vanno ridistribuiti in tutti i paesi, come avvenne per il caso degli oltre duecento soccorsi dalla Lifeline e poi approdati a Malta solo dopo l”intesa con gli altri Stati.
Nella lettera al presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e agli altri leader Ue sollecitando in questo senso quanto affermato nell”ultimo consiglio europeo di fine giugno: affermato nell’ultimo consiglio europeo di fine giugno:
«gli eventi nel Mediterraneo confermano che è della massima urgenza dare seguito, attuandole senza esitazioni, alle conclusioni del Consiglio europeo di fine giugno – ha scritto il premier – e dunque ti chiedo di dare un segnale inequivocabile di condivisione della responsabilità con  un’azione di condivisione a livello europeo».

Malta ha già risposto: «Ho confermato – dice il premier Joseph Muscat – che coerentemente con la nostra politica, parteciperemo ad un’iniziativa di ridistribuzione. Malta non solo chiede, ma offre anche solidarietà».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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