Boeri fa il politico, ma non è stato votato da nessuno. M5S chiede ufficialmente dimissioni

ROMA – Dopo i violenti attacchi del vice premier Matteo Salvini, oggi tocca ai 5 stelle mettere nel mirino il presidente dell’Inps, Tito Boeri, chiedendone esplicitamente le dimissioni. «Boeri è stato votato da qualcuno? Le parole usate ieri dal Presidente dell’Inps in commissione lavoro sul decreto Dignità tradiscono un atteggiamento politico, non tecnico. Con toni fuori luogo», afferma in una nota il capogruppo M5S alla Camera Francesco D’Uva.
«Un’entrata a gamba tesa – prosegue l’esponente grillino – che ha contribuito a una escalation sinceramente inaccettabile, mentre il Parlamento si appresta a discutere un provvedimento atteso da tempo, e pensato per aiutare tutti coloro che hanno sofferto di più questi anni di crisi. Per il suo ruolo Tito Boeri dovrebbe rimanere fuori dalla contesa politica, invece di rilanciare previsioni arbitrarie e parziali sugli effetti del Decreto. Proprio ieri, i tecnici del Servizio Bilancio della Camera hanno chiarito che le stime sul calo dell’occupazione non sono dimostrabili. Sono valutazioni politiche, non tecniche, al provvedimento. Ma questo non è il compito per cui Boeri è stato chiamato alla Presidenza dell’Inps. Per quanto ci riguarda dovrebbe dimettersi», conclude D’Uva.
