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Bce: resta invariata la politica monetaria, la conferma di Draghi

Sede della Bce

FRANCOFORTE – Resta invariata la politica monetaria della Banca Centrale Europea, che nell’ultima riunione dell’estate prima della pausa di agosto, conferma tassi di interesse vicini allo zero e un ritiro completo degli acquisti di asset dal 1° gennaio 2019. «Nonostante le incertezze sul commercio globale, i dati indicano che l’Eurozona precede su un terreno di crescita solida e diffusa», ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, spiegando che anche l’inflazione continuerà a riavvicinarsi ai livelli desiderati dalla Bce, ma «uno stimolo monetario significativo è ancora necessario».

Nel sesto anniversario dal whatever it takes, il discorso con cui viene ricordata l’assicurazione di Draghi che la Bce avrebbe fatto qualsiasi cosa per difendere l’euro durante la grande crisi finanziaria, il numero uno dell’istituto centrale ha sottolineato che «oggi l’euro poggia su basi molto più solide di allora e la Bce è una banca centrale diversa, con un insieme di strumenti di politica monetaria molto più ricco».

L’intesa annunciata ieri dopo il vertice fra il presidente Donald Trump e quello della Commissione Ue Jean-Claude Juncker «è un buon segno, mostra che c’è di nuovo la volontà di discutere del commercio in una cornice multilaterale», ha detto ancora Draghi, spiegando che oggi il consiglio direttivo della Bce ha «preso nota» di quanto dichiarato a Washington anche se «è troppo presto per dire di più».

Nell’ultima riunione il Consiglio direttivo ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% ed a -0,40%. Il Consiglio direttivo conferma poi che i tassi di interesse di riferimento della BCE si manterranno su livelli pari a quelli attuali almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’evoluzione dell’inflazione resti in linea con le attuali aspettative di un profil di aggiustamento durevole.

Quanto alle misure di Quantitative Easing, il Consiglio direttivo conferma l’intenzione di concludere entro dicembre 2018 il programma di acquisto di asset, che sarà ulteriormente dimezzato a partire da ottobre 2018 a 15 miliardi da 30 miliardi di euro.

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