Cara Serie A: Ronaldo e doppio costo per la pay tv. Fiorentina: proteste ma 12 mila abbonati

FIRENZE – Critiche a Corvino, ma la passione dei fiorentini per la maglia fa sempre superare l’ostacolo: 12mila abbonamenti, nonostante le proteste e gli striscioni contro i Della Valle che spuntano anche sui ponti che attraversano l’Arno. E non mancano forti mal di pancia perchè, per vedere tutta la serie A, bisogna fare due abbonamenti alle pay tv. Tuttavia, la gente sta chiamando in massa i gestori per abbonarsi e non perdere nemmeno una partita. Effetto Ronaldo? Può essere. Il fatto stesso che l’Italia non sia andata ai mondiali di Russia deve aver acuito l’interesse: la presentazione del calendario di serie A ha fatto da detonare. Italiani e fiorentini pronti a pagare per il calcio. Ci sarebbe da chiedersi perchè, a proposito dei nuovi costi per la pay tv, il governo gialloverde non abbia fatto una piega. Così come il presidente della Lega, Miccichè, non è intervenuto sulle società chiedendo il rispetto rigoroso del fair play finanziario (l’esempio Milan non ha insegnato nulla) ma, viceversa, si è fregato le mani di fronte al calcio costoso, aggiungendo che l’obiettivo delle società è quello di aumentare i ricavi. Pensate: 60 anni fa (1958) quando l’Italia venne esclusa dalla fase finale dei mondiali in Svezia, l’allora presidente del Coni, Giulio Onesti, tuonò contro i presidenti del calcio, indicandoli come ricchi scemi, perchè pagavano troppo i calciatori. I tempi sono cambiati. Purtroppo non in meglio.
RONALDO – Che cosa ci aspetta? Come sempre, le certezze faranno sfumare i sogni d’estate. C’è chi la pancia ce l’ha già piena e a chi, invece, manca ancora qualcosa per diventare una squadra compiuta. Da qui al 17 agosto si dovrebbe vedere ancora qualcosa. Di certo, c’è che l’acquisto di CRISTIANO RONALDO da parte della Juve ha spostato equilibri e aperto gli orizzonti di un mercato da anni avaro di sogni. Quella bianconera, ora come ora, è sicuramente la squadra più completa, come del resto lo è da anni. Anche perché ha
confermato di essere particolarmente abile nel gioco d’anticipo. PERIN è stato preso prima ancora che qualche rivale aprisse una
trattativa col Genoa (quanto avrebbe fatto comodo alla Roma?). CALDARA era arrivato mesi prima, EMRE CAN idem, CANCELO ha
sostituito sulla fascia destra il partente LICHTSTEINER. A questo punto, semmai, urge sfoltire un organico già di per sé fin troppo affollato. Se va via RUGANI (al Chelsea) potrebbe (ri)servire BONUCCI, la possibile partenza di HIGUAIN è già
stata colmata dallo sbarco del marziano CR7.
INTER – Spalletti non deve essere contento di D’AMBROSIO, altrimenti all’Inter non verrebbero accostati con cadenza quotidiana nomi di terzini: VRSALJKO, ZAPPACOSTA, DARMIAN. VIDAL potrebbe invece sostituire GAGLIARDINI a centrocampo. Un incursore con le caratteristiche del cileno serve sempre. La Roma ha bisogno di coprirsi a centrocampo, dove il trio CRISTANTE-DE ROSSI-PASTORE non garantisce una cerniera sicura. Se arrivasse un elemento come PULISIC dal Borussia Dortmund o N’ZONZI dal Siviglia, però, la musica cambierebbe. La squadra giallorossa è un tantino sbilanciata. L’arrivo di OLSEN in porta non rassicura al 100 per cento i tifosi, che aspettano al varco lo svedese. Il Napoli è la squadra che, più di tutte, espone il cartello lavori in corso. L’investimento è stato fatto sull’allenatore (ANCELOTTI), ma la partenza di JORGINHO può aprire crepe a centrocampo, dove è stato arretrato HAMSIK. Il 4-2-3-1 è il modulo prescelto, con ALLAN e lo stesso slovacco in mediana. La fase offensiva è tutta incentrata su MILIK, ammesso che torni quello di un tempo. I tifosi aspettano un colpaccio, tipo BENZEMA. MERET in porta è una garanzia per il futuro.
FIORENTINA – La Lazio, con l’arrivo di CORREA e soprattutto se non dovesse partire MILINKOVIC-SAVIC, non accuserà l’addio di FELIPE ANDERSON, che Simone Inzaghi nemmeno impiegava dall’inizio. La Champions è sempre alla sua portata. Il Milan, che ha da poco ritrovato un po’ di stabilità societaria, ha sulla carta tanti obiettivi: da FALCAO a MORATA, da HIGUAIN a CALDARA. BONUCCI vuole andar via, REINA quasi pure, soprattutto dopo avere appreso che DONNARUMMA rimarrà (quella del portiere spagnolo può essere un’ottima plusvalenza); alla fine della cuccagna, al centro dell’attacco resterà probabilmente CUTRONE. Cosa serve? Tutto o niente. Alla Fiorentina, invece, dopo aver perso di vista Pasalic e Pjaca un EL SHAARAWY in attacco non dispiacerebbe. Un sogno? Sì, ma Firenze, da tempo, non sogna più. Mentre è certo che, senza novità per ora improbabili, salirà la contestazione. E si prepara un’altra stagione da vivere in un clima impossibile. I 12mila fedelissimi che hanno rinnovato l’abbonamento si sono adeguati al solito atto di fede verso la maglia. Con un’unica grande speranza: soffrire meno del previsto.
