Skip to main content

Genova: da ministri e vicepremier parole in libertà. Puniremo severamente autostrade

GENOVA – Ministri e vicepremier, invece di lasciare al Presidente Conte, come sarebbe opportuno, la parola sull’azione del governo in merito al disastro di Genova, impazzano con le dichiarazioni più svariate.

SALVINI – Iniziamo con Salvini: «Una società, come quella che gestisce quel tratto autostradale, che fa miliardi di utili deve spiegare agli italiani perché non ha fatto il possibile per reinvestire una parte di quegli utili in sicurezza. Una responsabilità civile, penale, societaria che mi sembra doverosa nei confronti di chi non c’è più». e aggiunge poi un dettaglio di sua stretta competenza: «Sui vigili del fuoco ho ereditato un piano assunzioni di 1600 unità, stiamo lavorando per assumerne 1.500 nell’arco di un anno. M’impegno a destinare 12 milioni di euro per acquistare automezzi, vetture e la strumentazione necessaria al Corpo dei vigili del fuoco».

DI MAIO – «E’ possibile, in caso di inadempienze, ritirare la concessione e far pagare multe fino a 150 milioni di euro. Autostrade non ha fatto la manutenzione sul ponte Morandi. Toninelli ha avviato le procedure per il ritiro della concessione. Può gestire lo Stato. Ad Autostrade paghiamo i pedaggi più alti d’Europa e loro pagano tasse bassissime perché sono posseduti da una finanziaria Benetton in Lussemburgo». Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio
in un’intervista a Radio Radicale.

TONINELLI –  «Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato. Per quanto riguarda Genova – verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in
considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la ‘Strada a mare’. Per la ricostruzione del ponte Morandi, che voglio sottolineare necessitava di manutenzione da decenni, verranno poi utilizzate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade, da discutere eventualmente a settembre, e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali».

Parole in libertà che attribuiscono responsabilità supposte, ma non ancora accertate, anche se, conoscendo la velocità della nostra magistratura, occorreranno anni per venirne a capo. Ma questo è un ulteriore, gravissimo problema che nessun governo, tenuto sotto scacco, è riuscito mai a risolvere.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo