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Moscovici: Italia ha già abbastanza fondi Ue, non occorrono altri

BRUXELLES – «Ci sono già molte risorse per le infrastrutture tra fondi strutturali Ue, Piano Juncker e quello italiano per le autostrade, penso che il problema sia dare le priorità per il loro buon uso». Il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici, esprime cordoglio per la
tragedia del ponte Morandi a Genova, ma frena sui piani del governo giallo-verde di investire miliardi di euro, fuori dal Patto di stabilità, per risanare l’Italia dal rischio idrogeologico, con la messa in sicurezza di fiumi, scuole, autostrade e ospedali.
«Esamineremo la bozza di bilancio in base alle regole, che devono essere rispettate da tutti i Paesi e con un occhio al debito, che in Italia è molto alto, ricordando che gli stati che si indebitano, si impoveriscono. Su questo continuerà il dialogo costruttivo col responsabile dell’Economia Giovanni
Tria».

Si pensa già all’impegnativa stagione di trattative in vista dell’aggiornamento della nota del Def a fine settembre, e della nuova legge di stabilità a metà ottobre, visto che a Bruxelles serpeggiano già preoccupazioni per un possibile aumento del deficit per flat tax e reddito di cittadinanza.

Il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti: «Sarà un negoziato difficile. Ma intendiamo farlo perché pensiamo di essere nel giusto. E non è escluso il possibile sforamento del tetto del 3% del rapporto deficit-Pil. Speriamo che le opere vengano giudicate dall’Ue in modo diverso».
Moscovici ricorda i 2,5 miliardi di fondi strutturali per i trasporti, i 12 miliardi di investimenti attivati dal Piano Juncker, e la luce verde dell’Antitrust Ue, lo scorso aprile, al piano italiano delle concessioni autostradali, che prevede 8,5 miliardi di investimenti, a dimostrazione di come le risorse ci siano. Ma la Lega insiste. Il primo ad invocare la necessità di un grande piano di opere fuori dai folli vincoli di bilancio europei, per evitare nuovi disastri come il crollo del ponte
Morandi, era stato il vicepremier Matteo Salvini, a poco più di 24 ore dalla tragedia di Genova, ricordando, come secondo le stime della protezione civile occorrano almeno 40 miliardi. E
ora, a portare avanti la battaglia è Giorgetti, che promette il varo del piano, già a settembre.

 


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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