Pensioni d’oro: taglio, a settembre esame pdl. Di Maio torna all’attacco

ROMA – Il giovin signore di Pomigliano d’Arco torna all’attacco delle pensioni d’oro: «La nostra proposta di legge sulle pensioni d’oro come al solito ha tanti nemici potenti che faranno di tutto per mantenere il loro privilegio ai danni dei comuni cittadini. La maggior parte di loro lo farà nell’ombra perché ha paura di metterci la faccia. La nostra infatti è una legge di puro buon senso: dai 4.000 euro in su ognuno prende la pensione in base ai contributi che ha versato. Nessun privilegio per nessuno. Chi non vuole tagliare le pensioni d’oro sopra i 4.000 euro senza aver versato i contributi lo dica, abbia il coraggio di metterci la faccia e di dire ai cittadini che è giusto
continuare a privilegiare pochi a discapito di tutti gli altri. Fino ad ora si è palesata solo Repubblica nella sua battaglia per i pensionati d’oro. Se c’è qualcun altro del Fronte dei Privilegiati che vuole metterci i bastoni tra le ruote si faccia avanti. Noi non faremo neppure un passo indietro finché le pensioni d’oro, così come i vitalizi dei deputati, non saranno solo un ricordo. Lo dico chiaro a tutti quelli che cercano in tutti i modi di arrivare a me, ai ministri e ai parlamentari per farci pressione. Le pensioni d’oro saranno tagliate e non importa quanto potente sei stato e quanti gruppi di potere e lobby hai che esercitano pressioni sui vari ministeri o parlamentari. Il MoVimento 5 Stelle è nato proprio per annullare il vostro potere. Noi abbiamo il popolo dalla nostra parte – rimarca il ministro del Lavoro – e non abbiamo timore di nulla: da settembre si parte in commissione con la discussione del testo di legge. E tu da che parte stai?». Il giovanotto sembra ignorare le ultime posizioni della Lega, che si è schierata completamente contro il progetto, non lo aveva compreso bene.
Visto che ce lo chiede il giovin vice premier, gli rispondiamo subito, ci facciamo avanti noidi Firenze Post, anche se non ci ha considerati fra coloro che, a suo dire, difendono il Fronte dei cosiddetti privilegiati. Chiediamo solo, e da tempo, sulla base delle regole sancite dalle nostre leggi, di salvaguardare i diritti di chi ha lavorato, pagato enormi tasse e contributi per tutta una vita (oltre 40 anni), e non ritiene giusto che questi pensionati vengano espropriati a favore di evasori di tasse e contributi o nullafacenti, che si aspettano generose gratifiche (tipo il decreto di cittadinanza o l’innalzamento di pensioni minime elargite senza contributi, che dovrebbero andare sotto la voce assistenza e non previdenza), senza averne alcun diritto, dal M5S. E dev ‘essere proprio questo il popolo che Di Maio dice di avere dalla sua parte.
