Uragani a ripetizione sull’America: arriva Florence. Poi Isaac e Helene

NEW YORK – Incubo di uragani devastanti per l’America. Il bacino dell’Atlantico è stato relativamente tranquillo in agosto, ma ora si preannuncia un settembre terrificante. Sono ben tre gli uragani che ribollono nel nord Atlantico e pronti a scatenarsi. Florence, Isaac e Helene sono stati fotografati dal satellite finlandese Npp e da quello Gpm della missione congiunta tra Nasa e Japan Aerospace Exploration Agency (Jaxa).
Florence, di categoria 4, è il più minaccioso per la popolazione. Le previsioni del National Hurricane Center dicono che raggiungerà le coste delle due Caroline domani o dopodomani, 12 e 13 settembre, transitando per le Bermuda e le Bahamas, con il consueto corredo di tempeste, piogge eccezionali e venti distruttivi. Più debole, di categoria 1, Isaac sta per attraversare le Antille Minori per approdare nel mar dei Caraibi, sempre tra due giorni. Helene, infine, di categoria 2, si presenta più minaccioso, ma ci si aspetta una sua virata verso nord in Oceano aperto. I dati dei satelliti indicano che i venti sono aumentati fino alla velocità di 185 chilometri orari e non si placheranno prima di due giorni.
Il rigonfiamento dell’Atlantico provocato da Florence sta per ora interessando le Bermuda e la costa orientale statunitense ed è destinato a scatenare onde potenzialmente mortali. Osservato nei giorni scorsi dal satellite Gpm quando era ancora solo una tempesta tropicale, Florence aveva già fatto cadere una quantità di pioggia di 44 millimetri l’ora. Il sofisticato spettroradiometro a bordo di Aqua ha invece individuato le più forti tempeste all’interno di Florence nella parte settentrionale e occidentale del ciclone. Le temperature infine
sono da brividi: una più larga immagine a infrarossi dell’uragano ha mostrato tempeste potentissime con nebulose di -63 gradi e oltre.
