Ponte Genova, Conte: «Approvato il decreto emergenze. Il commissario? Parlerò con Toti. Vedremo»
ROMA – «Abbiamo adottato un ddl, in particolare sulla concretezza delle pubbliche amministrazioni contro l’assenteismo, e il decreto sulle emergenze». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. E ancora: «Con Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, il collegamento è costante, ma il nome del commissario per Genova, dopo il crollo del ponte Morandi, non c’è, ci riserviamo di farlo poi e sarà affidato a un dl del presidente del consiglio fatto successivamente».
All’inizio della conferenza stampa, Conte ha ricordato l’impegno del governo sin dall’inizio della tragedia, richiamando le misure varate, compresa quella che aveva visto indicare Toti come commissario. Ma le sue parole creano un misunderstanding, con alcuni giornalisti che pensano che il governatore sia stato confermato come commissario, un ruolo che starebbe creando tensioni all’interno dell’esecutivo. Ma al termine della conferenza stampa, Conte puntualizza che il nome del commissario verrà indicato poi.
«Domani, venerdì 14 settembre, sarò a Genova – aggiunge Conte – sentirò i rappresentanti degli enti locali e presenterò il frutto del nostro lavoro per condividerlo anche con loro, se ci sono suggerimenti siamo pronti ad accoglierli. Per questo il provvedimento sarebbe stato approvato salvo intese: è giusto che un provvedimento del genere raccolga le istanze locali».
Intanto Autostrade si dice pronta a realizzare, insieme a Fincantieri, il ponte sul progetto di Renzo Piano nel minor tempo possibile. Il decreto, che contiene gli interventi di sostegno alla città ma anche una serie di misure per le infrastrutture, è uscito da un non facile consiglio dei ministri. «Torno a Genova ma non a mani vuote – ha detto il premier Giuseppe Ponte – Torno con questo decreto per consentire l’intrapresa per il ripristino delle condizioni di vita delle popolazioni locali». Ma per vedere il testo potrebbe essere necessario del tempo visto che il decreto è stato approvato salvo intese. A rallentare l’esame, le divergenze tra le due anime del Governo sul capoluogo ligure e sulle misure da prendere dopo il crollo del Ponte Morandi: tra i nodi, in particolare, il nome e i poteri da attribuire al nuovo commissario per la ricostruzione.