Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2017%2F08%2Fsbarchi Migranti

Migranti: progetti per l’integrazione e la coesione sociale, 300.000 euro della regione Toscana

Barco

FIRENZE – Integrazione e coesione sociale. A questo mira l’avviso appena pubblicato e attraverso cui saranno finanziati con 300 mila euro progetti rivolti ai richiedenti asilo e migranti titolari di protezione internazionale presenti in Toscana: per coinvolgerli in attività di volontariato e cittadinanza attiva assieme agli altri residenti delle comunità di cui sono ospiti, per imparare meglio l’italiano, per acquisire nuovo competenze e migliorare la loro formazione.

C’è tempo fino al 1 ottobre per presentare le domande. Il contributo, fino ad un massimo del 90 per cento della spesa, potrà essere erogato a Comuni, Società della salute, Unioni e Province. Nel 2017 di progetti di volontariato simili, tali da costituire una reale opportunità di scambio reciproco e integrazione, ne sono stati finanziati trentasette (ed altri settantadue nel 2015) con circa ottocento ospiti coinvolti: tutte attività che senza un’accoglienza diffusa sul territorio, piccoli gruppi e tante e diverse strutture che è il modello scelto dalla Toscana fin dal 2011, sarebbe stato assai più complicato mettere in pratica, progetti che hanno visto i richiedenti asilo aiutare gli anziani del paese a riportare a casa i bimbi, a piedi, da scuola o a pulire e tenere in ordine il verde pubblico, ricostruire un orto didattico oppu re essere protagonisti a teatro nel raccontarsi, darsi da fare in un podere sperimentale dove si possono imparare uno o più mestieri (o l’abc dei diritti e doveri di chi lavora in Italia), nell’officina dove si recuperano le biciclette abbandonate o gettate via oppure un mix dove teatro sociale, laboratori musicali, corsi di formazione professionali e incontri con gli abitanti diventano un tutt’uno. Buone pratiche raccolte nel libro bianco presentato dalla Regione l’anno scorso, nel 2017.

“Fin da subito – ricorda l’assessore alla presidenza e all’immigrazione delal Toscana, Vittorio Bugli – abbiamo creduto sul fatto che non è giusto che le persone accolte non abbiamo un impegno. Non è giusto soprattutto per loro. Le attività di volontariato sono particolarmente importanti perché, danno modo a chi viene ospitato di inserirsi nel luogo, di strutturare relazioni, e di offrire servizi, con un ritorno economico e sociale importante per tutti. Non è questione di “sdebitarsi”, ma di creare legami sociali, sconfiggere la paura, e in definitiva rafforzare tutta la comunità”.

Altre tre iniziative toscane riguardano stranieri e richiedenti asilo. “Di recente – spiega l’assessore alla presidenza della Regione, Vittorio Bugli – abbiamo aderito ad un progetto del Ministero dell’interno che organizza corsi per l’apprendimento linguistico, che per la prima volta, anche su nostra sollecitazione, assicureranno lezioni di italiano non solo agli stranieri residenti ma anche ai richiedenti asilo. Non ci si può infatti integrare e inserire se non si conosce la lingua, il cui apprendimento è un diritto ma anche un dovere”. Il progetto è finanziato con fondi Fami del governo e sarà realizzato attraverso i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, ovvero scuole pubbliche statali.

Un’altra iniziativa, che ugualmente beneficia dei fondi Fami, riguarda i centri per l’impiego e punta a rafforzare il sistema dei servizi di orientamento, per tutti gli stranieri e non solo i richiedenti asilo: attrezzando i centri per una migliore e più ampia certificazione delle competenze, creando percorsi che coinvolgano anche le aziende e contrastando dunque in questo modo anche il lavoro nero. Con Commit, finanziato con 1,9 milioni di euro in tre anni da qui al 2020, ci si rivolgerà a 1900 possibili destinatari e 400 imprese. Ancora con i fondi Fami (400 mila euro) si darà gambe ad un progetto di servizio regionale di mediazione culturale.

“Si tratta di un pacchetto di iniziative che va nella direzione giusta – conclude l’assessore Bugli -: quello di dare una risposta a chi arriva all’interno di un sistema di welfare e non delle emergenze, con progetti non più generici ma concreti e mirati”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP