Firenze: l’antico uffizio della Porrea rinnovato come ogni anno nella Basilica di San Lorenzo
FIRENZE – La «Porrea», torta dei monaci di S. Lorenzo in Firenze era un piatto talmente apprezzato che dette il nome sia a una funzione religiosa (l’uffizio della porrea), sia ad un pranzo che si teneva nel mese di agosto, dopo la Festa di San Lorenzo nell’omonima basilica fiorentina.

Un’antica tradizione, che dura tutt’oggi, prevedeva che «dopo i quindici giorni dalla Festa di san Lorenzo dovesse celebrarsi un Anniversario in suffragio delle anime di priori, canonici, cappellani, chierici, familiari e benefattori della Chiesa e in quella mattina darsi nel refettorio da desinare a tutti, composto da (…) alcune torte di porri; ond’è che l’Uffizio che si faceva in quel giorno veniva chiamato l’Uffizio della porrea o porrata. Questo desinare si trova ricordato per l’ultima volta all’anno 1409. (…) Ma se cessò il desinare s’è però continovato sempre l’anniversario per tutti i defunti della famiglia; il quale si fa il primo mercoledì non impedito dopo l’ottava di San Lorenzo colla processione, e le benedizioni in tutti i luoghi delle sepolture, come si costuma nel dì della commemorazione dei morti; e quest’uffizio si chiama, anche al presente, l’Uffizio della Porrea, a perpetua memoria della vivanda de porri, che si dava già in quel giorno nel refettorio.»
Così descrive quest’antica cerimonia Pier Nolasco Cianfogni, nella sua opera Memorie istoriche della Basilica di San Lorenzo di Firenze, vol. III, pag. 166, edizioni Domenico Moreni, 1804.
Questa mattina alle 9,30, puntualmente Mons Marco Domenico Viola, Priore mitrato dell’Insigne Basilica di San Lorenzo, ha celebrato l’uffizio insieme a Canonici, chierici, cappellani e parrocchiani. Al rito è seguita la processione in tutti i luoghi delle sepolture e la refezione in canonica con la tradizionale torta di porri, la Porrea, che ha dato il nome all’Uffizio.
