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Lavoro: Ocse, in Italia un posto su sei sarà coperto da robot, uno su due a rischio

ROMA – Mentre la Boldrini, Boeri ed altri grandi economisti invocano l’arrivo di orde di migranti per salvaguardare le pensioni e per coprire posti di lavoro che gli italiani non gradiscono (ma la maggior parte dei migranti vuole essere mantenuta a spese nostre senza faticare), un’indagine Ocse dimostrerebbe che in Italia ci saranno sempre più robot nel futuro, e che addirittura un posto di lavoro su due è a rischio automazione mentre per un posto su sei non è più un rischio, ma una certezza.

L’indagine evidenzia come in Italia la percentuale di posti che corrono il rischio di essere sostituiti da un robot è più alta rispetto alla media europea. Si parla di percentuali che vanno dal 15% di posti a rischio automazione e di un 35,5% con un rischio significativo, contro percentuali più basse come quella della Norvegia, che si aggira intorno al 4%.

Ci sono anche molte differenze regionali all’interno di un Paese: più una regione ha una bassa produttività e presenta un’economia rurale con un alto tasso di disoccupazione, più è a rischio automazione. Differentemente le regioni meno a rischio sono quelle che presentano un maggiore numero di lavoratori con un’istruzione universitaria, una maggiore quota di posti nei servizi e un’elevata urbanizzazione.

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