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Salvini alla Ue: gli euroburocrati farebbero meglio a chiedere scusa all’Italia e a tacere

ROMA – Salvini replica subito alle incredibili parole dello slovacco Sefcovic, il socialista autocandadatosi alla presidenza della Commmissione Ue: «E’ l’ennesimo attacco dell’Europa all’Italia, alla Lega e al governo. Adesso si interessano a noi ma per anni gli euroburocrati hanno ignorato le richieste d’aiuto del nostro paese per fermare gli sbarchi. Farebbero meglio a chiedere scusa e a tacere», tuona il vicepremier, accendendo i riflettori sull’ex diplomatico slovacco di 52 anni, volto noto in patria ma sconosciuto ai più, che dalla politica energetica ha deciso di
passare alla competizione politica, con la missione di contrastare le false promesse dei populisti e le ideologie
xenofobe, che sfruttano le paure della gente e dividono l’Europa. «Nel mio programma troverete più idee e soluzioni che credo renderanno più forte l’Unione», dichiara Sefcovic, già membro dell’esecutivo Barroso come vicepresidente per le relazioni interistituzionali e l’amministrazione e promosso in fretta e furia a vicepresidente per l’Unione energetica in un rimpasto del team Juncker, dopo la bocciatura all’Eurocamera dell’ex premier liberale slovena Alenka Bratusek, che a quel posto era destinata.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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